In principio fu l’Atletico Mineiro, ma sabato toccherà al Manchester City. Il filo che lega le amichevoli del Palermo ai momenti cruciali della sua storia calcistica è lungo e pieno di emozioni, successi, rinascite e cadute. Come ricorda Massimo Norrito su la Repubblica Palermo, la sfida del Barbera contro i campioni d’Inghilterra sarà molto più di un semplice test: sarà un evento simbolico, un altro capitolo nella saga di un club che ha spesso intrecciato le proprie sorti con partite dall’alto valore simbolico.
Tutto parte il 19 agosto 1987, quando alla Favorita – oggi Barbera – si presenta l’Atletico Mineiro per celebrare il ritorno in campo dei rosanero dopo la radiazione del 1986. Una festa vera, con 40.000 spettatori ufficiali (e molti di più sugli spalti), e un Palermo appena rinato che perde 2-1 ma riscopre l’amore della sua gente. Il gol del momentaneo pareggio firmato da Santino Nuccio fa esplodere lo stadio e segna il primo passo verso la risalita.
Il 19 maggio 1988, in un impianto ridotto per lavori in vista di Italia ‘90, arriva l’Ajax di Blind, Bergkamp e De Boer. Palermo festeggia la promozione in C1 travolgendo gli olandesi 4-0 con tripletta di D’Este e gol di Pocetta: un’impresa che ancora oggi fa brillare gli occhi ai tifosi più longevi.
Il 15 giugno 1991 è invece la volta del Real Madrid di Hagi, Butragueno e Hugo Sanchez: finisce 1-1 con rete rosanero di Giorgio Lunerti, in una serata che si conclude con una festa in piazza Alcide De Gasperi. Solo qualche settimana più tardi, il 3 agosto, arriva anche l’imbarcata più clamorosa: l’8-0 del Milan di Capello, Van Basten, Rijkaard e Gullit, che diverte il pubblico e svuota le speranze rosanero.
Nel 2011 è il Fenerbahce a battere il Palermo 3-2 in amichevole tra i fischi del pubblico. Quella sera segna anche l’inizio della fine dell’era Zamparini: dopo la sconfitta e l’eliminazione in Coppa Uefa contro il Thun, il patron annuncia per l’ennesima volta il suo addio, preludio a un lungo declino fatto di promesse mai mantenute, inchieste e cambi societari.
Il 26 agosto 2019, dopo il fallimento, è tempo di rinascita. La nuova proprietà targata Mirri organizza un’amichevole-festa contro le vecchie glorie rosanero, da Toni a Ilicic. È il segnale che Palermo è pronto a ripartire. Qualche anno dopo, con il City Group al timone, un altro 5-0 in amichevole – stavolta contro il Pisa – provoca le dimissioni di Silvio Baldini. Ma è solo l’ennesimo punto di svolta.
Ora, come sottolinea Norrito, si torna a celebrare. Sabato al Barbera arriva il Manchester City, e con lui l’Anglo-Palermitan Trophy. Uno stadio gremito, una sfida dal sapore internazionale e una proprietà sempre più legata alla città. Un’occasione per festeggiare alla vigilia del campionato, con l’auspicio che si possa brindare anche alla fine della stagione. Come nella storia del Palermo, tra gioie, fatiche e una passione che non conosce sosta.
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