Un solo punto in quattro partite, otto gol subiti e appena due segnati. Il Bari è in crisi profonda e, come scrive Enzo Tamborra su Repubblica Bari, la sfida di sabato prossimo contro la Sampdoria al San Nicola (ore 19.30) diventa già un bivio stagionale.
La sensazione maturata nelle trasferte di Modena e Palermo è chiara: la squadra non fa passi avanti, anzi sembra peggiorata rispetto alle prime due uscite contro Venezia e Monza, in cui almeno aveva mostrato spirito di lotta. «Contro il Palermo – sottolinea Tamborra su Repubblica Bari – non è arrivato neppure un tiro in porta». Caserta ha insistito con il 4-3-3 cambiando solo qualche interprete, ma la terapia si è rivelata blanda: il Bari è parso fragile e anemico, quasi di una categoria inferiore rispetto agli avversari.
La sintesi dello squilibrio tattico, continua Tamborra su Repubblica Bari, è nelle difficoltà difensive dei laterali Dikmann e Dorval. Da qui l’idea di un cambio modulo: il 3-5-2 rafforzerebbe la retroguardia e consentirebbe ai due di spingere secondo le proprie caratteristiche. Una soluzione da provare, anche se nessuno ha la certezza che basti a cambiare rotta.
Il problema principale è che il Bari non è ancora una squadra. Nove undicesimi dell’organico sono nuovi e molti giocatori non sono in condizione, reduci da infortuni o da stagioni in cui hanno trovato poco spazio. «Il calendario non ha aiutato – ammette Tamborra su Repubblica Bari – perché nelle prime quattro giornate i biancorossi hanno affrontato avversari molto forti. Ma fare peggio del punto conquistato sarebbe stato quasi impossibile».
Infine, uno sguardo ai tifosi. Nel 2025, il Bari ha vinto appena tre volte in venticinque partite ufficiali. «Cambiano allenatori e calciatori – conclude Enzo Tamborra su Repubblica Bari – ma la musica resta stonata».