Aperturedestra

Repubblica: “Arriva il Manchester City. Tra Haaland e Pohjanpalo è la sfida dei vichinghi”

Una serata per sognare, una partita che vale come un film. Palermo-Manchester City non sarà solo una sfida tra due squadre del City Football Group, ma anche – come scrive Valerio Tripi su Repubblica Palermo – una notte di suggestioni, confronti simbolici e sfide incrociate, che i social e le campagne promozionali del club rosanero hanno saputo trasformare in narrazione.

Su tutte spicca Joel Pohjanpalo contro Erling Haaland, ma anche Inzaghi contro Guardiola, due sfide dai contorni romantici più che realistici. Foden ha dichiarato: «Non vedo l’ora di giocare a Palermo, sarà una partita di alta qualità». Parole che fanno da eco a quelle di Pohjanpalo, che ha ricordato come affronterà Haaland di nuovo il 4 settembre in Finlandia-Norvegia, come a voler dire: ormai ci siamo abituati.

Due squadre, due galassie diverse

Tripi non dimentica di riportare la sproporzione tecnica e strutturale tra le due squadre: una ha rifilato cinque gol alla Juventus al Mondiale per Club, l’altra ha chiuso la stagione tra fischi e contestazioni in Serie B. Due “sorelle” nella stessa holding, ma separate da una distanza abissale. Il valore delle rose secondo Transfermarkt parla chiaro: 1,38 miliardi di euro per il Manchester City, 41,15 milioni per il Palermo, che solo sei anni fa militava in Serie D.

Il paragone impossibile: i numeri di Haaland e Pohjanpalo

Pohjanpalo, fin dal suo arrivo, è stato accostato per aspetto fisico e ruolo ad Haaland. Ma lo stesso finlandese ha voluto chiarire subito: «Non voglio essere il suo clone. Voglio essere ricordato come il Pohjanpalo del Palermo». Eppure, i numeri – seppur in proporzione – raccontano qualcosa: 138 gol in 359 partite per l’ex Venezia, 259 gol in 329 partite per il norvegese. Dove il divario si fa enorme è sul valore di mercato: 4,5 milioni contro 180.

In panchina due signori del calcio

Anche in panchina si giocherà una sfida suggestiva. Guardiola e Inzaghi rappresentano due percorsi diversi ma accomunati da stima e riconoscimento. Il catalano ha vinto tutto con Barcellona, Bayern e City: 3 Champions, 12 campionati nazionali, oltre 941 panchine. L’italiano ha invece portato in A Benevento, Venezia e Pisa, accumulando 367 partite da allenatore, ma è stato un fuoriclasse da giocatore, con un palmarès superiore a quello dello stesso Pep: Mondiale, 2 Champions, 3 scudetti, 288 gol in carriera.

Una notte di emozioni, oltre i numeri

Tripi conclude sottolineando che, al di là dei dati e delle disparità, lo spettacolo è garantito. Palermo-City sarà la festa del calcio, dell’identità e del sogno, nella quale ogni paragone, per quanto azzardato, alimenta la magia di un evento già destinato a restare nella memoria rosanero.

Published by
Redazione Ilovepalermocalcio