Alla vigilia del match contro il Südtirol, Davide Dionigi ha parlato in conferenza stampa facendo il punto sull’infermeria e sulla gestione delle tre partite ravvicinate che porteranno la Reggiana alla sosta di ottobre.
«Purtroppo da quando sono arrivato l’emergenza in alcuni reparti è diventata quasi una costante, un po’ come l’anno scorso sugli esterni. La squadra però si è abituata, sappiamo affrontare situazioni numeriche difficili, ormai fa parte del nostro percorso», ha spiegato il tecnico.
Uno dei nodi principali riguarda Riccardo Magnani: «Non sarà convocato, ha svolto un solo allenamento con noi lunedì e non è ancora pronto. Spero di riaverlo dalla prossima settimana perché ne abbiamo davvero bisogno. Adesso tutti dobbiamo stringere i denti fino alla sosta, poi recupereremo gradualmente».
Sulla difesa rimaneggiata: «Libutti, Papetti e Bonetti non hanno grandi centimetri rispetto a Merkaj e Pecorino, ma abbiamo lavorato sugli accorgimenti per limitarli. Mi fido di loro, li ho visti sicuri e pronti a sacrificarsi: questa deve essere la nostra arma».
Il tecnico granata ha parlato anche di Lambourde, in gol all’esordio: «Ha spunti importanti ma deve crescere nella continuità, non basta accendersi a tratti. Ci vuole tempo, ma i margini di miglioramento sono alti».
Infine un messaggio ai tifosi: «Mi sto abituando, nel senso buono, a questo entusiasmo. Sono fantastici e ci danno una spinta enorme, soprattutto per una squadra ancora non esperta come la nostra».