PROVA TV: ha bestemmiato in campo | Dopo Lautaro esplode il nuovo scandalo in Serie A

Telecamera (LaPresse) Ilovepalermocalcio

Nuovo caso su una presunta bestemmia di un calciatore in Serie A ripresa dalle telecamere. Il Giudice Sportivo valuterà. 

​Il fenomeno delle bestemmie nel calcio italiano rappresenta una problematica persistente, nonostante le sanzioni previste dal regolamento. La FIGC considera le espressioni blasfeme come comportamenti offensivi e oltraggiosi, punibili con il cartellino rosso. Qualora l’arbitro non rilevi l’infrazione durante la partita, è possibile intervenire successivamente mediante la prova televisiva.

Numerosi sono stati i casi di squalifica per bestemmie nel corso degli anni. Nel 2019, Matteo Scozzarella del Parma e Francesco Magnanelli del Sassuolo furono squalificati per un turno ciascuno dopo essere stati colti dalle telecamere mentre pronunciavano espressioni blasfeme durante le rispettive partite. Nel 2021, Manuel Lazzari della Lazio ricevette una giornata di squalifica per una bestemmia pronunciata durante una partita contro l’Inter, rilevata attraverso la prova televisiva.​

Anche gli allenatori non sono esenti da sanzioni. Nel 2018, Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, fu squalificato per una giornata dopo essere stato inquadrato mentre proferiva un’espressione blasfema durante una partita contro la SPAL. Nel 2020, Beppe Iachini, allora allenatore della Fiorentina, ricevette una squalifica per lo stesso motivo, insieme al difensore Martin Cáceres, anch’egli sanzionato per due giornate.​

Nonostante le misure adottate, il malcostume delle bestemmie continua a manifestarsi nei campi di calcio italiani. La reiterazione di tali comportamenti indica la necessità di un impegno più incisivo da parte delle istituzioni calcistiche e dei club per promuovere il rispetto e l’educazione, sia dentro che fuori dal campo.

Il caso Lautaro Martinez

​Il caso di Lautaro Martínez ha riacceso il dibattito sulle bestemmie nel calcio italiano. Dopo la sconfitta dell’Inter contro la Juventus, le telecamere hanno ripreso l’attaccante argentino mentre esprimeva frustrazione, e alcuni hanno interpretato le sue parole come espressioni blasfeme. Inizialmente, la mancanza di audio impedì al Giudice Sportivo di procedere con una squalifica.​

Successivamente, la Procura della FIGC ha acquisito un audio che confermava l’uso di espressioni blasfeme da parte di Martínez. Per evitare una squalifica, il giocatore ha accettato un patteggiamento, pagando una multa di 5.000 euro . Questo episodio evidenzia la complessità nell’applicazione delle sanzioni per bestemmie.​

Luca Pellegrini (LaPresse) Ilovepalermocalcio

Bestemmia per Pellegrini?

Durante la partita Genoa-Lazio, Luca Pellegrini, terzino sinistro della Lazio, è stato coinvolto in un presunto caso di bestemmia. L’episodio si sarebbe verificato mentre il giocatore era a terra dopo uno scontro di gioco, esprimendo frustrazione nei confronti dell’arbitro. Le immagini dell’accaduto hanno rapidamente fatto il giro del web, portando la Procura Federale della FIGC ad aprire un fascicolo per fare chiarezza sull’incidente

Secondo il Codice di Giustizia Sportiva, le espressioni blasfeme sono punibili con squalifica solo se vi è una prova audio chiara o se l’episodio è stato riportato nel referto arbitrale. Nel caso di Pellegrini, l’arbitro non ha segnalato l’infrazione, e al momento non è disponibile una registrazione audio che confermi l’accaduto. Pertanto, è probabile che il caso si concluda con un patteggiamento e una multa di 5.000 euro, come avvenuto in precedenti situazioni simili.