«Quello con il Palermo sarà un appuntamento molto suggestivo. Giocare contro una squadra così importante, blasonata e attrezzata sarà per noi un impegno importante. I ragazzi sono pronti e ce la metteranno tutta. La nostra squadra non molla mai e speriamo dunque di tenere bene il campo e difendere l’onore. Come sempre sono fiducioso nei confronti della mia squadra».
Queste le considerazioni ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com del Presidente della Virtus Entella, Antonio Gozzi, prossimo avversario in campionato del Palermo dopo la sosta.
Cinque punti di distacco dai rosanero nonostante l’enorme differenza negli investimenti fatti nel mercato estivo. Possiamo dire che siete stati più bravi nel selezionare le pedine giuste?
«La nostra strategia è quella di cercare persone motivate, che hanno fame e che vogliono dimostrare il loro valore. I conti comunque si fanno alla fine. È presto per fare un bilancio. Se con il monte ingaggi che abbiamo riusciremo a mantenere la categoria, potremo dire di aver raggiunto un risultato pari alla vittoria della Champions League».
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Presidente, aveva previsto un bonus per i gol segnati nel contratto del difensore-bomber Tiritiello?
«No, il bonus che diamo a Tiritiello è di stima e affetto. Nutriamo una forte considerazione di lui perché sta facendo una stagione straordinaria».
Teme di perderlo a gennaio? Si sono già fatti sotto per lui?
«È sotto contratto con la Virtus Entella, quindi non abbiamo alcun timore di perderlo a gennaio».
Cosa significherà per lei ritrovare Brunori dopo l’esperienza vissuta nella stagione 2020/2021?
«Brunori rappresenta per me un grande rimpianto. Quella stagione non fu bella per lui e per la nostra squadra, considerata la retrocessione a fine campionato. L’ho sempre considerato un top player e lo avevamo inseguito a lungo quando giocava nell’Arezzo. Quello vissuto insieme però fu un anno sfortunato. Sono contento per lui che sia esploso a Palermo».
A Palermo quest’anno ha perso la certezza della titolarità ed è spesso oggetto delle rotazioni di Inzaghi. Sarebbe così anche a Chiavari o lei gli offrirebbe il posto fisso nel suo attacco?
«Chiaramente sì, ma non è alla nostra portata. Rappresenta un’aspirazione irrealizzabile».
È stata difficile anche per lei la gestione di Zaniolo nell’esperienza vissuta a Chiavari?
«Assolutamente sì, perché Zaniolo è un ragazzo complesso. Da noi fece cose importanti nella formazione Primavera, arrivando alla finale di Coppa Italia poi persa contro la Roma. C’era già l’Inter che lo voleva e aveva la testa altrove. Sapevamo che quello da noi sarebbe stato un passaggio relativamente breve».
C’è un parallelismo che si può fare con Cassano, considerato il grande talento a volte dilapidato dal proprio comportamento dentro e fuori dal campo?
«Le storie di Zaniolo e Cassano si assomigliano. Senza nulla togliere al primo però, il secondo non si discute ed è stato uno dei più grandi giocatori al mondo. Da questo punto di vista Zaniolo al Real Madrid non è ancora riuscito a giocare».
È fiducioso sul raggiungimento della salvezza?
«Ad oggi l’Entella ha tenuto bene il campo e ci manca anche qualche punto, come in occasione delle partite contro Pescara e Bari. Avremmo potuto avere gli stessi punti del Palermo. Mi sembra che la squadra possa centrare l’obiettivo salvezza».
Si può strizzare l’occhio ai play-off?
«Questo non lo dico. Sono concentrato solo sulla salvezza».