“Prenderei di nuovo Di Maria”: arriva l’annuncio su Allegri, un’altra stella ex Juve

Di Maria - fonte Instagram - ilovepalermocalcio
Il fuoriclasse argentino ha avuto difficoltà in Italia, ma nessun rimpianto da parte di chi l’ha preso.
L’esperienza di Ángel Di María alla Juventus, iniziata nell’estate del 2022, è stata intensa ma breve. Arrivato a parametro zero dal Paris Saint-Germain, l’argentino era stato accolto con entusiasmo dai tifosi bianconeri, desiderosi di vederlo guidare la rinascita tecnica della squadra. Il suo curriculum da campione — con successi al Real Madrid, al PSG e in Nazionale — lasciava presagire un impatto decisivo anche in Serie A.
In campo, Di María ha alternato sprazzi di classe a lunghi periodi di discontinuità. I problemi fisici lo hanno tormentato per buona parte della stagione, costringendolo a saltare numerose partite. Tuttavia, quando in forma, il Fideo ha dimostrato tutto il suo valore: gol spettacolari, assist illuminanti e prestazioni da leader, soprattutto in Europa League, dove la Juventus è arrivata fino alla semifinale anche grazie alle sue giocate.
Fuori dal campo, il rapporto con l’ambiente juventino è stato cordiale ma mai viscerale. Di María ha sempre ribadito che il suo obiettivo era prepararsi al meglio per il Mondiale in Qatar, che ha poi vinto da protagonista con l’Argentina. La sensazione, però, è che il suo passaggio a Torino sia stato più una tappa di transizione che una vera sfida professionale.
A fine stagione, senza rinnovo e con qualche malumore per il rendimento altalenante, le strade si sono divise. Di María ha salutato la Juventus con eleganza, lasciando un ricordo agrodolce: un fuoriclasse che ha mostrato solo a tratti la propria magia, senza riuscire a incidere pienamente nel progetto bianconero.
“Allegri un parafulmine, Chivu scelta immediata”
Federico Cherubini, attuale ad del Parma, ha ripercorso alcune scelte tecniche fatte negli ultimi anni, parlando apertamente dei rapporti con gli allenatori. Durante l’evento Colpi da Maestro, a margine dell’apertura del calciomercato, ha svelato come la trattativa con Chivu sia stata rapidissima: «Con lui le cose sono andate veloci, non c’è stato neanche il tempo di discutere».
Poi l’elogio a Massimiliano Allegri, che ha guidato la Juventus durante il suo mandato da dirigente: «Auguro a tutti di lavorare con uno come lui. Si è fatto carico di tutto, ha sposato in pieno il progetto e ha saputo fare da parafulmine. Non è da tutti».

Parolo, Di Maria e il rimpianto Haaland
Tra i colpi che lo hanno reso più orgoglioso, Cherubini ha ricordato Marco Parolo: «Lo presi al Foligno, riuscendo a ottenere la comproprietà. Poi è arrivato fino alla Nazionale». Alla domanda su chi ricomprerebbe, la risposta è netta: «Di Maria. Lo ricomprerei sempre, anche se è stato massacrato. Per me resta un grande».
Un rimpianto che ancora brucia: «Eravamo vicini ad Haaland quando aveva sedici anni. Siamo andati anche in Norvegia, ma non si è concretizzato. Peccato, ma è andata così». Un’occasione sfumata che, con il senno di poi, avrebbe potuto cambiare molte cose.