PALERMO

Possanzini: «Palermo è il grande favorito della B. All’esordio vorrei sfida contro i rosa in casa»

In un’estate in cui tutte le panchine di Serie A e B hanno trovato nuovi inquilini, l’unica certezza, alla fine, è rimasta a Mantova. Davide Possanzini guiderà ancora i biancorossi nella prossima stagione. A raccontarlo è lo stesso tecnico, in un’intervista concessa a Nicola Binda per la Gazzetta dello Sport, in cui chiarisce i motivi della sua scelta.

«Mi hanno cercato, devo essere sincero – ha ammesso Possanzini a la Gazzetta dello Sport – ma mi sono convinto subito che la scelta migliore fosse rimanere qui. L’avevo promesso: ci eravamo dati tre anni di lavoro, avevo dato la mia parola. La società è stata splendida».

Un gesto, quello della conferma, che ha sorpreso anche il presidente Filippo Piccoli: «Quando l’ho chiamato per dirgli che restavo – racconta Possanzini – pensava che volessi salutarlo. E invece, tutti contenti!». A fianco del presidente, anche il direttore sportivo Botturi ha sempre creduto nel lavoro dell’allenatore: «Mi hanno dato fiducia nei momenti difficili, so che posso lavorare bene qui. E non sono sicuro che avrei trovato di meglio altrove».

Durante il campionato, Possanzini aveva lasciato intendere un interesse per esperienze internazionali, ma ora chiarisce: «Sì, ero attratto da un’esperienza all’estero, ma ci sarà tempo più avanti».

Secondo quanto riportato da Nicola Binda sulla Gazzetta dello Sport, il tecnico del Mantova respinge anche l’idea che la sua permanenza sia un ripiego: «Temo che passi questo messaggio, ma non è affatto così. Il Mantova è sempre stata la mia prima opzione. Le altre erano solo chiacchierate conoscitive, non sono mai andate oltre».

Archiviata una promozione esaltante e una salvezza conquistata con serenità, per il tecnico si apre una fase nuova: «Dobbiamo capire chi siamo. La Serie B è stata un’esperienza nuova per molti, ora è il momento di crescere».

Infine, il tecnico ha commentato anche alcune situazioni legate al mercato: «Qualche colonna se n’è andata. Vogliamo capire che strada prendere. Burrai è ancora qui e deve decidere, è il nostro capitano e lo stimiamo, ma non possiamo dipendere da lui vista l’età: se resta, sa che giocherà meno. In uscita ci sono Redolfi, Panizzi e Muroni, mentre Brignani è andato in Spagna, in una squadra che punta alla Liga: per noi è un motivo d’orgoglio».

Ma cosa aspettarsi dalla prossima Serie B? Possanzini, sempre ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha le idee chiare: «Tante squadre si stanno attrezzando bene, ci sarà grande pressione fino all’ultimo minuto. Saranno decisivi tanti episodi e il punto farà la differenza. Tolte quelle 3-4 squadre, con tutte le altre te la giochi. È questo il bello del campionato».

Tra le novità che lo incuriosiscono, ci sono le neopromosse e le retrocesse: «Vedo tanti allenatori molto preparati, per questo in campo si trovano sempre tante difficoltà. Le squadre nuove incidono sul rendimento generale, bisogna vedere come si inseriscono nella categoria».

Possanzini sarà anche un doppio ex: «Contro il Palermo sarà speciale: vista la squadra che stanno facendo, sono i grandi favoriti. Spero che Inzaghi non mi maledica…», scherza. Poi aggiunge: «Mi dispiace invece vedere così la Sampdoria. Conosco quella piazza, mettere quella maglia non è da tutti. Sono contento che sia rimasta in B, spero torni protagonista nel calcio italiano».

Un’ultima battuta riguarda il sorteggio del calendario, in programma proprio a Mantova il 30 luglio: «Vorrei partire in casa, contro una squadra tosta. Diciamo Palermo o Venezia, subito un bel crash test».

E tra Aquilani, Bianco e Possanzini, chi tiferà De Zerbi, loro mentore comune? «Penso che sia contento di vederci in questo campionato. Mi piacerebbe che venisse a vedere una nostra partita». Un’idea romantica per una stagione che promette spettacolo.

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Redazione Ilovepalermocalcio