PALERMO – Un omaggio atteso, sentito, ma che ha finito per dividere. La città ha finalmente intitolato un’area a Totò Schillaci, ma la scelta del luogo ha generato più di una perplessità. Come racconta Giancarlo Macaluso sul Giornale di Sicilia, il Comune ha ritagliato una piccola porzione di piazza Leoni – un triangolo che comprende un’aiuola e un marciapiede – per dedicarla al simbolo di Italia ’90. Un gesto doveroso, certo, ma il dibattito si è acceso immediatamente: è un luogo troppo piccolo? Troppo nascosto? Non all’altezza del personaggio?
Le critiche sono arrivate da più fronti. Massimo Giaconia, consigliere del gruppo Misto, è stato il primo ad alzare la voce: «Non è nemmeno una vera strada: è un’aiuola spartitraffico tra piazza Leoni, viale del Fante e via dell’Artigliere. Uno spazio non accessibile né fruibile, del tutto inadeguato a celebrare degnamente la figura di un uomo che ha portato il nome di Palermo nel mondo». La posizione è condivisa anche da Salvo Alotta, presidente della Commissione Sport, Cultura e Spettacoli, che ha dichiarato sul Giornale di Sicilia: «Condivido la necessità di rivedere la scelta dello spazio. Mi impegno a individuare un luogo più rappresentativo per un campione come Schillaci».
Ma il Comune difende la decisione. L’assessore alla Cultura Giampiero Cannella, che ha seguito in prima persona l’iter dopo l’invito diretto del sindaco Roberto Lagalla, spiega: «Abbiamo scelto un luogo visibile. Intitolare una strada senza nome sarebbe stata una scelta più facile, ma meno significativa. Abbiamo anche dovuto chiedere una deroga per i dieci anni dalla morte, che la legge impone. E non è vero che abbiamo dedicato solo un’aiuola: è l’ingresso della strada che porta allo stadio».
Come aggiunge ancora Macaluso sul Giornale di Sicilia, la questione ha superato anche due bocciature da parte della commissione toponomastica, che ha infine dato l’ok. La soprintendenza ha espresso qualche perplessità iniziale, trattandosi di un’area storica d’ingresso alla Favorita, ma le acque si sono poi calmate.
Anche l’assessore allo Sport Alessandro Anello ha difeso la scelta, dichiarando: «Non è vero che celebriamo Totò Schillaci con un’aiuola: lì ci sarà solo la targa. L’intitolazione è più ampia».
Intanto, da parte della famiglia Schillaci arriva una reazione composta. Il fratello del campione, Giovanni Schillaci, ha ringraziato con umiltà: «Per noi va bene tutto ciò che si fa in onore di Totò. Ma i tifosi chiedono qualcosa in più. Quando sentono “piazza Leoni”, si aspettano un’area davvero intitolata a lui, non solo un angolo».
Il dibattito è aperto. Come conclude Macaluso sul Giornale di Sicilia, la città ha fatto un passo, ma molti – cittadini, tifosi, istituzioni – si chiedono se sia stato quello giusto per rendere onore a un simbolo di Palermo nel mondo.