Nella terza parte dell’intervista rilasciata a Massimiliano Radicini per il Giornale di Sicilia, Joel Pohjanpalo si sofferma sul rapporto con Jesse Joronen, sulla situazione di Matteo Brunori e sulle differenze tra le sue esperienze italiane.
Sul legame con il portiere finlandese: «Averlo qui è un grande valore. Ci conosciamo da anni, so come ragiona e lui sa come tirare fuori il meglio da me anche solo con una parola. Quando è nata la trattativa gli ho detto che Palermo sarebbe stata la scelta giusta, una città e una piazza dove avrebbe trovato una dimensione importante. Sono felice che anche Jesse stia entrando nel cuore dei tifosi rosanero grazie a prestazioni superlative».
Sul momento di Brunori, attualmente opposto al suo dal punto di vista realizzativo: «Con Matteo ho un rapporto ottimo. È un ragazzo serio, un capitano vero anche quando non indossa la fascia. Non ha di certo bisogno di consigli perché sa benissimo che l’unica strada da percorrere è continuare a lavorare come ha sempre fatto. Nessuno penso possa dimenticare ciò che ha fatto per il club e che tipo di contributo ha dato. Penso che tutti debbano ricordarlo, con il massimo rispetto per lui».
Infine, il confronto tra Venezia e Palermo: «A Venezia ho vissuto un’esperienza bellissima, Palermo ha una passione diversa. Qui il calcio è parte della quotidianità delle persone: lo senti per strada, negli sguardi, nell’energia della città. Mi piace questa intensità. Ti responsabilizza e allo stesso tempo ti dà una spinta enorme».
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