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Piscina di fondo Raffo ferma al palo: ritardi, liquidazione e Palermo senza impianto pubblico

Doveva essere pronta in cento giorni, come promesso dal Comune lo scorso gennaio. Invece, a otto mesi dall’avvio del cantiere di fondo Raffo, accanto al centro commerciale Conca d’Oro, della nuova piscina da 33 metri si vedono soltanto una colata di cemento e lo scheletro della tribuna. Palermo resta così senza un impianto pubblico, a causa di un’opera che avrebbe dovuto tamponare la chiusura per ristrutturazione della piscina comunale di viale del Fante.

Come racconta Tullio Filippone su Repubblica Palermo, la causa dei ritardi è legata alla situazione della società Immobiliare Malu, riconducibile alla famiglia Zamparini, che gestisce il centro commerciale e che avrebbe dovuto costruire la piscina secondo una convenzione con il Comune. La società è finita in liquidazione giudiziale. «Purtroppo questo intoppo, che non dipende dalla volontà del Comune, ha causato tanti ritardi nella consegna finale — ha ammesso l’assessore allo Sport Alessandro Anello — ma con il liquidatore ci siamo accordati per accelerare i lavori e completare l’impianto entro l’autunno».

La convenzione risale al 2009, quando la società dell’ex patron rosanero avrebbe dovuto realizzare una struttura sportiva polivalente in cambio della costruzione del centro commerciale. Sedici anni dopo, la giunta Lagalla ha provato a rispolverare quell’accordo per risolvere l’emergenza, trasformata ormai in una telenovela. I lavori della piscina comunale di viale del Fante, iniziati ad agosto 2023, dureranno ancora un anno, mentre l’alternativa promessa non è mai diventata realtà.

Filippone, sulle pagine di Repubblica Palermo, ricorda come nel 2023 il Comune avesse annunciato la costruzione di una vasca rimovibile nel pallone di viale del Fante, progetto mai concretizzato nonostante le società sportive avessero persino presentato preventivi da aziende private pronte a realizzarla in pochi mesi. Si era parlato anche di un impianto a Largo Gibilmanna, a Borgo Nuovo, ipotesi poi tramontata. Alla fine si è scelta la strada di viale Lanza di Scalea, che però resta oggi un cantiere a metà.

Nel frattempo, Palermo si prepara a una nuova stagione sportiva senza piscina comunale. L’unica soluzione resta prolungare le convenzioni con impianti privati e strutture nei comuni limitrofi, come Terrasini, il Cus, lo Sporting di Bonagia e il Tc3. Ma i disagi continueranno a pesare su un movimento che in città conta oltre 2 mila praticanti: «Nella sola piscina di viale del Fante c’erano 1.700 iscritti, che nei momenti migliori arrivavano a 5 mila tesserati», scrive ancora Filippone su Repubblica Palermo.

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Redazione Ilovepalermocalcio