Il Pescara torna da Chiavari con un punto e qualche rimpianto. L’1-1 contro la Virtus Entella, arrivato dopo un gol subito al 93’, lascia un po’ di amarezza, ma anche la consapevolezza di una crescita evidente. Nel post-partita, l’allenatore Vincenzo Vivarini ha commentato la prestazione dei suoi in conferenza stampa.
«Siamo rammaricati, due punti in più sarebbero stati importanti», ha ammesso Vivarini. «Ma dobbiamo prendere le cose positive. La squadra sta crescendo in maniera esponenziale. Non dobbiamo abbatterci per il gol preso nel recupero: serve linfa, fiducia e convinzione nei nostri mezzi. È stata una partita giocata bene, abbiamo preso campo e dato qualità al gioco. L’Entella ci ha messo in difficoltà nel finale del primo tempo, ma siamo rientrati bene e abbiamo fatto un gol pulito».
Guardando al momento della squadra, il tecnico abruzzese ha aggiunto: «È dura, ma se continuiamo con questa crescita possiamo arrivare ai nostri obiettivi. I cambi li abbiamo fatti negli ultimi minuti per dare centimetri alla squadra, ma qualcosa abbiamo sbagliato. Ora dobbiamo fare punti e affrontare le prossime gare con grande motivazione. Ci vorranno energie e capacità per reggere partite così ravvicinate. Non ci siamo abbassati per scelta, ma perché l’Entella spingeva molto».
Vivarini ha poi sottolineato i progressi sul piano mentale e tattico: «C’è stata una crescita caratteriale e nella lettura della partita. Anche il gol segnato è nato da un’azione di qualità. Chi gioca dimostra di essere all’altezza. Dobbiamo lottare partita dopo partita: la pressione dell’Entella serviva per liberare il nostro play, e avevamo preparato la gara proprio in questo modo».
Proiettandosi verso la prossima sfida con l’Avellino, l’allenatore chiede lucidità e continuità: «Le partite vanno preparate bene, ma purtroppo non abbiamo tanto tempo. Dobbiamo prendere energia e la consapevolezza che possiamo giocarcela con tutti».
Infine, un messaggio di fiducia al gruppo: «In questo momento voglio vedere le cose positive. Cerchiamo di pensare positivo perché dobbiamo tirare fuori da tutti il meglio. L’attacco alla profondità potevamo farlo meglio, ma abbiamo trovato palleggio e superiorità numerica. È mancata solo una lettura nel finale del primo tempo».