Il Pescara scalda i motori in vista del mercato invernale e lo fa con due linee guida chiare: rinforzi mirati e fiducia nel nuovo corso tecnico di Gorgone. A confermarlo è il presidente Daniele Sebastiani, intervenuto ai microfoni de Il Centro, che ha annunciato l’arrivo in prova dell’ex Verona Davide Faraoni, classe ’91, oltre 200 presenze in Serie A.
«Viene, si allena e valutiamo come sta. Se la condizione è buona, resta con noi senza alcun dubbio», spiega Sebastiani, che non nasconde di essersi mosso dopo l’infortunio di Oliveri. In quel ruolo, aggiunge, «anche Gravillon può essere un’opzione».
Il nome più caldo: Corona del Palermo
Il presidente non chiude la porta a un possibile ritorno di fiamma per Corona, attaccante del Palermo, già corteggiato in estate.
«Corona? Dipende dal Palermo se lo fanno uscire. L’entourage del calciatore già in estate era felice di mandarlo da noi», ammette Sebastiani. I biancazzurri, intanto, valutano anche Bruno Martella della Ternana per la difesa, «già cercato ad agosto».
Il mercato del Pescara si annuncia corposo: «Vogliamo fare quattro o cinque operazioni in entrata: due difensori, un esterno oltre Faraoni, un centrocampista. Ma non escludo un’altra punta».
Gorgone convince: “Altro spirito”
Sul debutto del nuovo allenatore, Sebastiani è netto: «Abbiamo giocato con un altro spirito. Più aggressivi, più concreti. Finché siamo stati in palla abbiamo dimostrato che ce la possiamo giocare».
Il presidente torna anche sulle sue dichiarazioni di Palermo: «Non ne potevo più di sentirmi parlare dei dati del gps. Il campo mostrava che la squadra camminava». E rilancia un modello tecnico: «Ho visto una Roma che corre fino al 95′. Se fossi un allenatore mi ispirerei solo a Gasperini».
Situazione contratti e giovani
Sebastiani blinda Berardi, Graziani e Giannini: «Stanno crescendo, restano con noi».
Su Capellini, Di Nardo, Brandes e Corbo: «Possibile esercitare il rinnovo biennale per tutti».
Capitolo scadenze: «Con Brosco e Meazzi stiamo parlando. Crediamo molto in loro».
Classifica, obiettivi e prossime gare
Il Pescara è fermo a 9 punti, ma il presidente non ci sta: «Non siamo una cenerentola. Senza le partite buttate con Avellino ed Entella avremmo 14 punti».
Ora il calendario non concede pause: sabato arriva il Padova. «È una gara importantissima. Dobbiamo iniziare a vincere».