Nell’anticipo del venerdì sera della Serie B, la Cremonese di Stroppa ha conquistato tre punti pesantissimi nella corsa ai playoff, rimontando da 2-0 a 2-3 al Barbera contro il Palermo. Tra i protagonisti assoluti della serata c’è stato Paulo Azzi, autore del gol che ha riaperto la partita e decisivo anche nelle altre due reti dei grigiorossi.
L’agente del brasiliano, Marco Petrin, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb per parlare del suo assistito, che da gennaio – dopo il passaggio dal Cagliari – ha già collezionato due gol e due assist in otto presenze.
Azzi è stato uno dei migliori in campo al Barbera, se non il migliore.
«Direi che l’ha quasi vinta da solo. Fra i tiri del primo tempo e il fatto che è entrato in tutti e tre i gol, ha fatto decisamente la differenza».
Cosa è cambiato per lui a Cremona?
«In generale, dal Modena in poi è sicuramente esploso nel suo percorso. A Cagliari era partito bene con Ranieri, anche quest’anno aveva iniziato da titolare con Nicola, giocando otto partite tra Serie A e Coppa Italia. Inspiegabilmente poi non è stato più utilizzato. Aveva avuto anche alcune occasioni per segnare, ma poi è finito in panchina senza più entrare nemmeno a partita in corso. Accantonato in maniera poco comprensibile».
A Cagliari si era trovato bene? C’è rammarico per com’è andata?
«Si è trovato bene dappertutto. A Modena aveva un ottimo rapporto con società e piazza, lo stesso a Cagliari. Adesso a Cremona sta bene».
Ora si è rilanciato.
«Io ho una convinzione: ogni settimana che passa diventa sempre più determinante. È andato in Serie B sapendo di essere un giocatore di una categoria superiore e sta facendo la differenza. In otto partite ha già segnato due gol e servito due assist. Senza contare tutti i palloni pericolosi che mette in area e i tiri che fa».
A gennaio fu davvero vicino al Palermo?
«Sì, prima della Cremonese stavamo chiudendo proprio con il Palermo. Con De Sanctis ci sono stati incontri, eravamo molto vicini a chiudere. Poi ci sono stati cambiamenti a livello dirigenziale e non se n’è fatto nulla, ma l’accordo era davvero vicino».
Cosa lo ha spinto a scegliere la Cremonese?
«Il Palermo è uscito dalla corsa dopo la partenza di De Sanctis. C’era la Cremonese, ma anche il Catanzaro si era interessato a lui. Cremona, però, offriva più garanzie».
In Serie A ci tornerà con la Cremonese?
«La speranza nostra è questa. Lui è un giocatore da Serie A».
In passato c’era stato davvero un interesse dell’Atalanta?
«Sì, prima di andare al Cagliari. Però la richiesta del Modena era troppo alta. Sono quelle occasioni che o si colgono al volo o non vanno. Va bene così».
Il suo percorso è stato di grandi sacrifici?
«Non so quante squadre abbia cambiato in dieci anni, ma di gavetta ne ha fatta tanta e non ha mai mollato, anche quando faceva fatica ad arrivare a fine mese per stipendi bassi e pagati in ritardo. Un applauso a lui e alla moglie, che gli è stata sempre vicina. Oggi si sente completamente realizzato».