SERIE B

Papu Gomez riparte dal Padova: «Ho fame, non mi accontento della salvezza»

Leggero ma diretto, sereno ma concentrato. Alejandro “Papu” Gomez è tornato a sentirsi calciatore, e lo ha fatto con la consapevolezza del veterano. Dopo 923 giorni lontano dal calcio giocato e una squalifica di due anni per doping, l’argentino ha ritrovato il campo dal primo minuto, aprendo un nuovo capitolo della sua carriera con la maglia del Padova. Lo racconta Davide Giovanzana sulle colonne della Gazzetta dello Sport, ripercorrendo emozioni, obiettivi e ferite ancora aperte.

«È un numero a cui faccio fatica a credere», ammette Gomez alla Gazzetta dello Sport, riferendosi ai giorni trascorsi lontano dal campo. «Fisicamente mi sono sentito bene. Ora posso dire che è iniziato davvero il mio percorso». Un ritorno vissuto senza paura, dopo un primo rientro condizionato dall’infortunio e dal timore di non essere più lo stesso.

L’obiettivo dichiarato non è la semplice sopravvivenza. «Voglio aiutare il Padova a crescere e portarlo più in alto possibile», spiega il Papu nell’intervista firmata da Davide Giovanzana per la Gazzetta dello Sport. «La salvezza è il primo passo, ma se possiamo puntare a qualcosa di più, tanto meglio». Un’ambizione che nasce anche da una rosa esperta e da un allenatore giovane come Andreoletti, definito «intelligente, preparato e capace di dare identità».

Bergamo resta una costante nel suo racconto. Gasperini, l’Atalanta, un calcio che ha fatto scuola. Ma oggi il Papu deve adattarsi a idee nuove, diverse, e lo fa con la disponibilità di chi ha ancora fame. «I numeri non mi interessano, voglio solo giocare e stare bene fisicamente», ribadisce alla Gazzetta dello Sport.

Padova, intanto, lo ha conquistato. «Una città viva, aperta, che non conoscevo. L’accoglienza è stata bellissima». Un contrasto forte con il periodo più buio della sua carriera, quando, dopo la squalifica, «il telefono ha smesso di squillare». Qualcuno è sparito, altri invece gli sono rimasti accanto. «Le cose brutte servono a capire chi davvero ti vuole bene», racconta Gomez a Davide Giovanzana.

Anche il rapporto con i social è cambiato. Da icona virale a distanza consapevole: «Questo mondo un po’ finto mi ha stancato». Ha rifiutato proposte come la Kings League, nonostante offerte importanti. «Sarebbe stato irrispettoso verso il mio percorso», confessa alla Gazzetta dello Sport.

Fondamentale, in quel periodo, il lavoro sulla mente. «Ho chiesto aiuto. Mia moglie è stata decisiva. Non potevo allenarmi con una squadra, ero il mio preparatore, il mio allenatore, il mio mental coach». Un isolamento che lo ha costretto a guardarsi dentro.

E il futuro? Nessuna fretta. «Sono un’anima libera, ora voglio solo godermi di nuovo il calcio», conclude il Papu. «Se tutto va bene, vorrei giocare ancora tre o quattro anni». Parole che sanno di rinascita, come emerge chiaramente nell’intervista di Davide Giovanzana per la Gazzetta dello Sport.

Published by
Redazione Ilovepalermocalcio