Giornale di Sicilia: “Il Palermo si butta via”

AVELLINO – Una vittoria buttata? Per come si era messa la partita sì, per ciò che si è visto nei novanta minuti decisamente no. Il Palermo torna dal Partenio con un pareggio che lascia l’amaro in bocca e una scia di rimpianti, soprattutto per un successo sfumato a pochi minuti dal traguardo. Lo sottolinea Luigi Butera nell’analisi proposta dal Giornale di Sicilia, ricostruendo una gara più sofferta del previsto e solo apparentemente sotto controllo nel finale.

I rosanero si erano ritrovati avanti quasi senza accorgersene, grazie al sinistro al volo di Ranocchia e al rigore trasformato da Pohjanpalo, assaporando una vittoria che avrebbe permesso di rispondere ai successi di Frosinone, Monza e Venezia. Invece, come evidenzia ancora Luigi Butera sulle colonne del Giornale di Sicilia, l’espulsione di Diakité ha cambiato tutto: due ammonizioni evitabili in pochi minuti, la seconda per una sbracciata a metà campo su Lescano, con il Palermo già in vantaggio.

Il pari nasce anche da una prestazione opaca, lontana da quelle che avevano portato tre vittorie consecutive. Ad Avellino si è rivisto un Palermo simile a quello in difficoltà contro Juve Stabia ed Entella: poca intensità, manovra spezzata, centrocampo in affanno. Luigi Butera, nel suo commento sul Giornale di Sicilia, parla di un passo indietro evidente, con i rosanero spesso in balia dell’Avellino di Biancolino.

Senza Pierozzi e con Bereszynski fermato all’ultimo, Inzaghi sceglie Peda nella linea a tre e Diakité a destra. L’avvio è discreto, con un pressing iniziale e una chance per Pohjanpalo, ma presto l’Avellino prende il controllo della mediana grazie a Sounas, Besaggio e Palmiero. Palumbo e Le Douaron non riescono ad abbassarsi e il Palermo resta numericamente scoperto. Il gol di Biasci, arrivato al 39’ su un’azione insistita sulla corsia destra, è il giusto premio per la supremazia dei Lupi, come racconta ancora Luigi Butera sul Giornale di Sicilia.

Nella ripresa Inzaghi non cambia subito, ma dopo l’errore di Tutino e la mancata espulsione di Bani, arriva la svolta con gli ingressi di Gyasi e Gomes. La partita cambia volto: Gyasi è decisivo nell’azione che porta al pareggio di Ranocchia, autore di un sinistro spettacolare. Il Palermo ritrova fiducia, l’Avellino perde certezze e arriva anche il rigore per il fallo di mano di Fontanarosa, con Pohjanpalo glaciale dal dischetto.

Sembra fatta, ma in dieci uomini il Palermo arretra e subisce l’assalto finale. A un minuto dalla fine arriva la perla di Palumbo, una sforbiciata che vale il 2-2 e che costringe Inzaghi ad affidarsi ancora una volta a Joronen per evitare il ko. Il pareggio allunga la serie positiva a cinque gare, ma come conclude Luigi Butera sul Giornale di Sicilia, allontana di nuovo i rosanero dalla Serie A, con Monza e Frosinone che restano avanti. Ora testa al Padova, poi a gennaio servirà intervenire.

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Redazione Ilovepalermocalcio