Palermo-tifosi: quando l’amore supera tutti gli ostacoli

L’ambiente attorno al Palermo negli ultimi tempi è diventato ostile. I tifosi continuano a protestare contro il patron rosanero Maurizio Zamparini, per via della gestione fatta negli ultimi anni. C’è chi si sente tradito per le cessioni, chi si sente preso in giro dalle parole dell’imprenditore friulano e chi protesta per via del modo di agire della stampa. Sta di fatto che nell’ultimo periodo i tifosi hanno dimenticato che Zamparini non è Palermo né il Palermo.

Tra tutti gli scettici, però, c’è chi non si è fatto sfuggire la situazione di mano. Alcuni tifosi, infatti, nonostante tutte le parole e le proteste continua a tifare per i rosanero: “I colori della maglia mi permettono di superare qualsiasi ostacolo“, dichiarano alcuni tifosi sui social. Come gli si può dar torto? La protesta nei confronti della società non va confusa con la squadra ed i colori che si amano. D’altronde la storia insegna questo: “Gli allenatori e i presidenti passano, ma il Palermo rimane, ricordatelo sempre questo”, affermava il buon saggio Delio Rossi.

La nuova polemica è nata oggi per via dell’apertura della vendita dei biglietti per il primo impegno ufficiale del Palermo in Tim Cup contro la vincente tra Virtus Francavilla e Imolese. Il prezzo dei tagliandi è di 2€ per i settori di Curva e tribuna Monte Pellegrino. Prezzo accessibile a tutti, l’occasione perfetta per stare vicini alla squadra. Non importa se in questo momento è in atto una protesta, che può anche essere lecita, nei confronti di Zamparini: bisognerà trascinare la squadra.

Perché protesta o non protesta è innegabile che quando ci sono in campo quei colori che tutta la città ama qualcosa scatta. Quel formicolio nello stomaco quando la squadra attacca, quella voglia di gridare “goool”: chi non ha mai vissuto queste emozioni? L’occasione per ricucire il rapporto con la squadra è delle più ghiotte, i calciatori con la protesta c’entrano poco. Non sono loro a scegliere cosa deve dire Zamparini e cosa non dire. Quando ad un giovane come Balogh viene dato l’appellativo di nuovo Vazquez, sicuramente non è lui il colpevole. Quindi, fare uno sforzo per i colori che si amano è il minimo. Il Palermo chiama: la città saprà superare gli ostacoli per raggiungerlo?

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Massimiliano Radicini