Passano gli anni, cambiano gli allenatori e i giocatori, ma il problema resta sempre lo stesso. Lo scrive Salvatore Orifici sul Giornale di Sicilia, sottolineando come il Palermo continui a mostrare una fragilità cronica: quando subisce gol, non riesce a reagire. Un limite che nemmeno la “cura Inzaghi” è riuscita a risolvere, nonostante il tecnico avesse portato inizialmente entusiasmo, disciplina e un atteggiamento più combattivo.
Come ricorda Orifici sul Giornale di Sicilia, nelle dodici partite disputate finora, il Palermo è andato in svantaggio quattro volte — un terzo delle gare giocate — e in nessuna di queste è riuscito a ribaltare il risultato. Solo a Cesena, grazie alla rete di Bani, i rosanero sono riusciti a strappare un punto dopo l’iniziale vantaggio di Blesa. Nelle altre occasioni, invece, il copione è stato sempre lo stesso: sconfitta a Catanzaro (rete di Cissé), 0-3 interno contro il Monza e il recente ko di Castellammare con la Juve Stabia, firmato da Cacciamani.
Un dato ancor più allarmante, evidenzia il Giornale di Sicilia, riguarda il momento in cui il Palermo subisce gol: quasi sempre nel primo tempo. Un aspetto che lascia ancora più l’amaro in bocca, considerando che ci sarebbe stato tutto il tempo per reagire, correggere e riorganizzarsi anche durante l’intervallo. Eppure, nessuna reazione concreta è arrivata.
Salvatore Orifici, sulle colonne del Giornale di Sicilia, lega questo problema a una tendenza ormai strutturale: da quando il Palermo è tornato in Serie B, sotto la gestione del City Group, la squadra fatica a ribaltare i risultati. Nella scorsa stagione, infatti, i rosanero andarono in svantaggio in ben 19 partite senza mai riuscire a vincere, chiudendo con appena cinque pareggi — il peggior dato dell’intera Serie B. L’anno precedente, due sole rimonte vincenti e quattro pareggi su 18 occasioni di svantaggio.
Un trend che Inzaghi dovrà interrompere se vuole restituire alla squadra fiducia e identità. Come conclude Orifici sul Giornale di Sicilia, serve un cambio di rotta immediato: la capacità di reagire, oggi, è il vero spartiacque tra una squadra ambiziosa e una destinata alla mediocrità.