Continua il cammino turbolento del Palermo, fatto di alti e bassi. I rosanero cadono in casa della Juve Stabia, contro una squadra che nelle ultime quattro partite aveva collezionato appena quattro punti. I gialloblù, reduci dalla sconfitta per 3-0 a Modena, non si lasciano influenzare dai recenti problemi societari, fornendo una prestazione solida. I rosa non riescono a dare continuità a quanto di buono fatto nel match contro il Pescara, facendo dei passi indietro sul piano della prestazione.
Arriva un altro passo falso
La formazione di Inzaghi non comincia male il match, rendendosi pericolosa al 6’ con il tiro al volo di Augello. Da lì in poi, però, poco altro: il Palermo non riesce quasi mai a rendersi pericoloso. La manovra è lenta e prevedibile, con una preoccupante mancanza di idee. Anche il sintetico gioca il suo ruolo nel match, con i rosanero che scivolano in più di un’occasione. Ancora una volta, la squadra viene punita nel finale della prima frazione di gioco, così come accaduto nei match contro Catanzaro e Monza.
Nella ripresa la musica non cambia. Il Palermo fatica a reagire, apparendo nervoso e poco lucido. Il centrocampo è invisibile: incapace di incidere sia in fase di copertura, sia in quella di sviluppo della manovra. Inzaghi prova a correre ai ripari, ma i subentrati non danno il cambio di ritmo sperato. Nei secondi 45 minuti di gioco, i rosanero non effettuano neanche una conclusione nello specchio della porta. Arriva così la terza sconfitta delle ultime quattro partite, con la vittoria contro il Pescara che non ha dato la scossa sperata.
Cosa manca a questo Palermo?
Continuano gli alti e bassi di questo nuovo Palermo di Filippo Inzaghi, che inizia a ricordare le compagini delle passate stagioni. Una squadra che non trasmette la sensazione di poter segnare da un momento all’altro, anzi, l’esatto opposto. Un solo tiro in porta per i rosanero nei 90 minuti di gioco, con una conclusione di Ranocchia che somiglia più a un passaggio al portiere: un dato che rappresenta al meglio la brutta prestazione, facendo sorgere più di un punto interrogativo.
Una delle domande che in molti si pongono è: cosa manca a questo Palermo? Negli anni passati è stata più volte imputata alla squadra una mancanza di personalità, ma persistono altre preoccupanti problematiche. Una di queste sembra essere di natura strutturale: si avverte la mancanza di un elemento capace di creare superiorità numerica nell’uno contro uno. Il centrocampo continua a essere un’incognita, composto da giocatori le cui caratteristiche non si completano a vicenda. I problemi appaiono simili a quelli delle passate stagioni, a dimostrazione che c’è qualcosa che non va in questa rosa.
La sosta arriva, forse, nel momento giusto, dando la possibilità a tutto l’ambiente di schiarirsi le idee. È fondamentale ritrovare un clima di positività, rigenerando l’entusiasmo perduto. Per farlo, però, tutto parte dal campo: basta una scintilla della squadra per incendiare nuovamente la tifoseria.