PALERMO

Segre: «Il gol di testa mi ha restituito serenità. A Palermo tanti capitani senza fascia»

Come riportato da Valerio Tripi su la Repubblica Palermo, Jacopo Segre non segnava di testa da tempo, ma il gol realizzato contro il Pescara lo ha riportato a sensazioni familiari. «Per un centrocampista il gol è qualcosa di diverso: non è solo un gesto tecnico, ma la ricompensa per il lavoro lontano dai riflettori», ha raccontato il giocatore a Tripi. «Tornare a segnare di testa mi ha restituito una sensazione familiare. È un colpo che ho sempre curato, perché richiede concentrazione, tempestività e coraggio».

Segre: «A Palermo la storia si scrive con passione. Dopo il 5-0 col Pescara abbiamo ritrovato la nostra identità»

Il quotidiano palermitano evidenzia come il centrocampista abbia sottolineato l’importanza psicologica della rete: «Quando ho visto il pallone entrare ho pensato a tutte le volte in cui ci ho provato in allenamento. Il gol ti restituisce serenità, ti fa capire che il lavoro paga. Ora mi manca una rete per raggiungere Bombardini, sono terzo tra i migliori nel ruolo. Davanti a tutti c’è Corini, che è stato un grande allenatore e una grande persona».

Nell’intervista concessa a Valerio Tripi per la Repubblica Palermo, Segre ha parlato anche del valore simbolico della fascia da capitano: «Significa tanto, forse più di quanto si possa immaginare. Il nostro capitano è Brunori, ma in squadra ci sono tanti capitani senza fascia. Essere capitano del Palermo non vuol dire solo parlare con l’arbitro: significa essere un punto di riferimento e dare l’esempio con i comportamenti, con gli sguardi e con i silenzi».

Infine, come riporta ancora Tripi su la Repubblica Palermo, Segre ha guardato alla prossima sfida contro la Juve Stabia, ricordando i precedenti tra le due squadre: «Mi aspetto una partita sporca e difficile contro una squadra intensa. Dobbiamo mantenere la concentrazione e la fame viste col Pescara. Vincere prima della sosta darebbe continuità e consapevolezza. La classifica è corta, ma tutto dipende da noi».

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Redazione Ilovepalermocalcio