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Palermo, segnali poco incoraggianti. I leader dove sono?

Nel suo editoriale sul Giornale di Sicilia, Luigi Butera definisce il pareggio contro l’Entella «un brodino», utile solo a muovere lievemente la classifica ma incapace di modificare una situazione che resta critica. Come sottolinea Luigi Butera sul Giornale di Sicilia, il Palermo era malato prima della sosta e lo è rimasto dopo: nelle due settimane di pausa ci si aspettava una cura, ma a Chiavari non è emersa alcuna novità.

Il Giornale di Sicilia, attraverso l’analisi di Luigi Butera, mette in luce come la squadra continui a mostrare una latitanza preoccupante di tutto ciò che serve per essere competitiva. Prestazione negativa, pareggio arrivato grazie a un regalo dell’Entella e un finale in cui i rosa hanno rischiato seriamente di compromettere tutto: un copione già visto troppe volte. Più le giornate passano, più – osserva Luigi Butera sul Giornale di Sicilia – sembra che il Palermo accetti passivamente il proprio destino, come già accaduto nelle stagioni precedenti.

Le cifre parlano chiaro: dieci punti nelle ultime nove gare, gli stessi raccolti nelle prime quattro. Un dato che fotografa l’involuzione di una squadra che ha perso riferimenti e brillantezza, giocando un calcio leggibile e facilmente neutralizzabile dagli avversari. Difesa vulnerabile, gol subiti sempre con le stesse modalità, e la costante dell’andare in svantaggio che complica ogni tentativo di raddrizzare la partita.

Come venirne fuori? Secondo Luigi Butera sul Giornale di Sicilia, Inzaghi ha lanciato alcuni segnali attraverso scelte iniziali, sostituzioni e gestione della fascia da capitano, ma il nodo resta la mancanza di veri leader. Brunori non lo è, Segre nemmeno; tra i nuovi potrebbe emergere Bani, che ha affrontato momenti difficili anche nel passato in rossoblù. Una guida forte, in campo e nello spogliatoio, oggi serve più che mai.

Il Palermo – conclude il Giornale di Sicilia attraverso la firma di Luigi Butera – non può permettersi ulteriori prove opache come le ultime. Il credito con i tifosi è esaurito: i fischi di Chiavari devono restare impressi nelle orecchie di tutto il gruppo.

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Redazione Ilovepalermocalcio