Nel suo approfondimento sul Corriere dello Sport, Paolo Vannini sottolinea come la riprova fondamentale attesa a Empoli riguardi soprattutto i centrocampisti di costruzione del Palermo. Sono loro, evidenzia ancora Vannini sul Corriere dello Sport, a dover confermare anche in trasferta quelle qualità emerse con forza contro la Carrarese e che hanno trascinato la squadra verso un livello superiore.
In prima fila c’è Ranocchia, spesso interpretato come un regista tradizionale nonostante – come ricorda Paolo Vannini del Corriere dello Sport – il calcio moderno e quello del Palermo abbiano ormai codici profondamente diversi. Accanto a lui Palumbo, che ha recepito le sollecitazioni di Inzaghi e nelle ultime settimane sta offrendo una crescita evidente in termini di continuità e brillantezza. Quando entrambi riescono a superare il mero giro palla e inseriscono verticalità, ritmo e qualità nelle trame rosanero, il Palermo diventa subito più pericoloso, trovando negli esterni i terminali ideali delle loro accelerazioni tecniche.
Ma la trasferta rappresenta un terreno diverso. Fuori casa, ricorda ancora Vannini sul Corriere dello Sport, gli spazi si restringono, la battaglia aumenta e i palleggiatori rosa hanno talvolta pagato la densità avversaria. A Empoli servirà una prova di maturità, anche perché la squadra conosce bene il valore tecnico dei suoi uomini chiave.
Per Ranocchia sarà una gara dal sapore particolare: l’Empoli è la società da cui il Palermo lo ha prelevato, via Juventus, dopo due esperienze in Serie A a fasi alterne. L’inizio in rosanero è stato travolgente, con quattro gol consecutivi, ma il dibattito sul ruolo non si è mai realmente chiuso. Dionisi, uno dei tecnici che lo ha guidato, lo ritroverà domenica in un clima di normalità professionale: nessuna frattura, nessun legame speciale, solo un rapporto tecnico mai realmente sbocciato.
Inzaghi continua a schierarlo nel cuore del gioco, chiedendogli geometrie pulite ma anche battaglia, perché la Serie B impone un carico fisico e mentale costante. Le etichette lasciano il tempo che trovano: Ranocchia è un play atipico in un calcio che pretende centrocampisti totali. Ma troppo spesso, come evidenziato dal Corriere dello Sport e da Paolo Vannini, il talento rosanero è rimasto prigioniero di partite anonime o condizionate dal nervosismo, come l’espulsione a Castellammare.
Il livello del Palermo si alza sensibilmente quando Ranocchia e Palumbo raggiungono l’eccellenza, come accaduto sabato. Ora la sfida di Empoli deve segnare anche un’inversione di tendenza fuori casa: un solo punto nelle ultime tre trasferte pesa sul cammino rosanero e l’esame del Castellani dirà molto sulla reale solidità della squadra.