Dalla mixed zone del Renzo Barbera, dopo il netto 5-0 rifilato al Pescara, ha parlato Filippo Inzaghi, tecnico del Palermo, soddisfatto per la reazione della sua squadra e per l’atmosfera straordinaria della serata dei 125 anni rosanero.
«Sono contento, abbiamo fatto quello che dovevamo fare – ha dichiarato Inzaghi –. Non montiamoci la testa, la strada è lunga, però questa squadra sa fare queste partite. È tornata a fare quello che aveva fatto prima delle ultime due sconfitte. Continuiamo su questa strada: se siamo questi, possiamo dare filo da torcere a tutti».
L’allenatore ha analizzato la prova dei suoi: «Siamo stati intensi, oggi eravamo dentro la partita. A un certo punto stavamo rischiando di fare un patatrack da soli, ma poi abbiamo creato tante occasioni. Mi dispiace per il Pescara, lì ho tanti amici, compreso il direttore con cui ho vinto un campionato a Benevento, e un allenatore che stimo tantissimo. In maniera simpatica ho “vendicato” quel 4-0 di allora».
Sul piano dei singoli, Inzaghi ha aggiunto: «Noi non ci lamentiamo mai. Bani ha fatto bene, così come tutti gli altri. Quando vinci così, significa che la squadra ha funzionato al meglio, sia chi è partito titolare che chi è entrato. Io giudico gli allenamenti e le partite, perché parto sempre da un presupposto: voglio vincere».
Sul gruppo: «Dopo il primo gol sono venuti tutti ad abbracciarmi, ma avrei voluto che si abbracciassero tra loro. Io non ho bisogno di nulla, so che la strada è lunga e faticosa. Non mi faccio ingannare né quando perdo né quando vinco. Non eravamo scarsi dopo due sconfitte, e non siamo una corazzata adesso. La squadra crescerà anche dalle difficoltà. I tifosi sono stati i più intelligenti: questa partita l’hanno vinta loro, applaudendoci dopo lo 0-3 col Monza».
Sull’infortunio di Gomes: «È l’unica nota negativa di questa serata. Speriamo non sia nulla di grave, perché perderlo per tre mesi sarebbe pesante. In quel ruolo abbiamo Giovane, che merita più spazio, e Vasic, che ha messo quella palla stupenda per Diakité: una giocata da grande giocatore».
Infine, un pensiero sulla serata speciale: «Sapevo cosa avevano in testa questi ragazzi. Quello che ha fatto il pubblico a fine partita col Monza li ha responsabilizzati ancora di più. Nella festa del Palermo, nel nostro compleanno, con tutte le leggende in tribuna e lo stadio pieno, regalare una partita così è stata una grande soddisfazione».