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Palermo, parla Gyasi: «Inzaghi decisivo. Al Barbera col City sarà emozionante»

Châtillon, 18 luglio 2025 – Nel sesto giorno di ritiro in Valle d’Aosta, prima dell’allenamento pomeridiano, è stato il turno di Emanuel Gyasi a presentarsi davanti ai giornalisti. Il nuovo attaccante rosanero ha raccontato le prime impressioni da giocatore del Palermo, parlando della trattativa, delle sue ambizioni e del legame con la città dove è nato.

«Equivoco del nome? Il nome è con una M», ha esordito sorridendo. «La trattativa è nata mentre ero in ritiro all’Empoli, ho ricevuto una chiamata dal mio agente ed ero felicissimo di questa opportunità. Ho accettato senza pensarci».

Tornare nella città natale ha per lui un sapore speciale: «Sono nato a Palermo ma ero piccolo e ho vissuto poco la città. Ho fatto un po’ di giri ma sono contento di essere tornato. Sono stato a Palermo solo per giocarci contro».

Gyasi ha rivelato anche di aver sentito alcuni futuri compagni prima del trasferimento: «Prima di venire ho sentito Augello. Appena ho firmato mi ha subito scritto. Sono contento di ritrovare lui e Ranocchia».

Sul fronte Nazionale, Gyasi lascia aperto uno spiraglio: «Nazionale ghanese? Ci sono i Mondiali ed è un discorso aperto. Dipenderà da come andrò sul campo».

Per quanto riguarda le ambizioni personali, l’esterno offensivo è chiaro: «L’obiettivo mio l’ho dentro di me. Penso che bisogna pensare una partita per volta e cercare di costruire un gruppo forte ascoltando le parole del mister. Possiamo dire la nostra».

Gyasi si è soffermato anche sull’influenza che ha avuto Inzaghi nella sua scelta: «Inzaghi è stato un elemento importante per il mio trasferimento. È veramente un bel gruppo questo e sono contentissimo».

«Nella Primavera del Torino ho fatto anche il portiere», ha raccontato con una risata. «Mi metto sempre a disposizione: posso giocare ovunque e sono pronto a dare il 100%».

Sulla sfida col Manchester City in programma il 9 agosto, Gyasi è già carico: «Sarà meraviglioso e non vedo l’ora. So che si va verso il sold out. Sarà emozionante giocare al “Barbera”».

Infine, un passaggio sui suoi riferimenti calcistici: «Il mio idolo è Cristiano Ronaldo. Lo reputo un campione perché ancora si pone obiettivi nonostante quello che ha vinto. I giovani devono averlo come esempio. Stare in campo fino a 40 anni? Non lo so, lo deciderà il campo».

E sul Palermo ha concluso: «Il City ha una squadra piena di campioni. Non vedo l’ora di scendere in campo. Sono rimasto stupito soprattutto per l’organizzazione della società. Finora ho visto un livello veramente alto. Non ci fanno mancare niente. Adesso parola al campo».

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Redazione Ilovepalermocalcio