PALERMO – Non ha il numero 10 sulle spalle – quello appartiene a Ranocchia – ma la sensazione è che il Palermo abbia trovato il tassello in grado di dare una nuova dimensione al proprio gioco. Come racconta Massimiliano Radicini sul Giornale di Sicilia, non sono stati i minuti in campo a fare la differenza, bensì le giocate. Contro il Südtirol, Palumbo ha illuminato la serata con una progressione elegante e un passaggio millimetrico per Pohjanpalo: un antipasto di ciò che può rappresentare in questa stagione.
Un gesto che ha mostrato personalità, lucidità e qualità sopraffine. Un lampo di classe pura che, sottolinea ancora Radicini sul Giornale di Sicilia, ha acceso la fantasia dei tifosi, abituati negli ultimi anni a una squadra a tratti troppo prevedibile.
Il percorso di Palumbo in rosanero non è stato in discesa. Arrivato a ritiro iniziato, ha dovuto rincorrere la condizione dei compagni e accettare il ruolo di subentrante. Ora, però, i segnali sono chiari: il centrocampista è pronto a una chance dall’inizio. Con oltre cento presenze tra Modena e Ternana nelle ultime tre stagioni, 13 assist e una duttilità tattica che lo rende mezzala, trequartista o seconda punta atipica, Palumbo rappresenta il profilo che mancava al Palermo.
Secondo quanto evidenzia il Giornale di Sicilia, Inzaghi dovrà calibrare bene le scelte, anche alla luce del calendario fitto. In difesa ci sarà continuità con Joronen tra i pali, Bani e Ceccheroni centrali, Peda pronto a sostituire Diakité, ancora ai box. Sulle corsie conferme per Pierozzi e Augello, mentre in mezzo Ranocchia resta insostituibile con Gomes favorito su Segre.
In attacco, Brunori tornerà dal 1’ alle spalle di Pohjanpalo. Gyasi dovrebbe rifiatare, e la grande novità – conclude Radicini sul Giornale di Sicilia – potrebbe essere proprio l’inserimento di Palumbo dal primo minuto, per dare imprevedibilità e qualità alla manovra rosanero.