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Escl. Klinsmann: «Palermo tra le favorite nella corsa alla promozione. Il futuro di mio figlio…»

«Ritengo quello cadetto un campionato nel quale mio figlio Jonathan possa proseguire il suo percorso di crescita. Parliamo di un torneo visto con interesse non solo dalle squadre di Serie A in Italia, ma anche da quelle degli altri campionati europei. La Serie B è una dimensione nella quale poter crescere ed esprimere le proprie qualità. È chiaro poi che ogni calciatore di talento ha come obiettivo l’esordio in Serie A o nei principali campionati europei».

Queste le riflessioni, ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com, di Jürgen Klinsmann in merito al futuro del figlio Jonathan, in forza al Cesena e accostato più volte al Palermo in questa sessione di mercato.

Quali sono le squadre favorite nel prossimo campionato di Serie B?
«Parliamo di un torneo molto complicato, che può vantare la presenza di allenatori esperti e nel quale può succedere di tutto. Una squadra meno blasonata, infatti, può battere in qualsiasi momento un’altra costruita per la lotta alla promozione diretta. L’anno scorso, fatta eccezione per il Sassuolo, ha dominato l’equilibrio. Quest’anno, nella lotta alla promozione, vedo il Palermo insieme a Sampdoria, Monza e Venezia».

Lei nella sua carriera ha giocato ad alti livelli, distinguendosi anche in squadre come Inter e Bayern. Spera che suo figlio un giorno possa affermarsi in una di queste due compagini?
«Jonathan è un ragazzo molto intelligente e allo stesso tempo ambizioso. Mi piacerebbe che realizzasse i suoi sogni e spero che un giorno possa avere l’opportunità di dimostrare le sue qualità anche ad alti livelli».

Cosa pensa del primo Mondiale per Club?
«La prima Coppa del Mondo per Club FIFA è stata un enorme successo, dentro e fuori dal campo. Le partite sono state seguite in media da 40.000 spettatori e la qualità del gioco è stata estremamente alta. Non sono mancate le sorprese, come la vittoria dell’Al Hilal sul Manchester City o il pareggio dell’Auckland contro il Boca Juniors, ad esempio. Nel complesso, è stato un inizio molto positivo per questa nuova competizione».

Che idea si è fatto della vittoria del Chelsea?
«Enzo Maresca ha fatto un lavoro straordinario guidando il Chelsea alla vittoria della prima Coppa del Mondo per Club FIFA. Aveva una delle squadre più giovani del torneo e i suoi ragazzi sono migliorati partita dopo partita. La vittoria finale contro il PSG poi è stata un capolavoro di Enzo. Merita i complimenti più sentiti».

Quale squadra l’ha sorpresa di più e quale è stata la delusione?
«I sudafricani del Mamelodi Sundowns hanno impressionato molte persone e addetti ai lavori, ma anche l’Al Hilal con Simone Inzaghi ha dimostrato di poter competere con i grandi club europei e sudamericani. Mi aspettavo di più dal Boca Juniors e dal River Plate. In particolare, il Boca Juniors ha deluso molti dei propri tifosi, tra i più accaniti nel tifare per la propria squadra».

Molte polemiche sono scaturite dall’infortunio subito da Musiala in uno scontro con Donnarumma. Che idea si è fatto dell’episodio?
«Ci sono stati molti malintesi e incomprensioni riguardo all’incidente. Donnarumma non ha avuto alcuna colpa ed era molto dispiaciuto dopo aver visto l’infortunio di Musiala. Ero presente alla partita e Gianluigi è rimasto con Musiala in campo durante l’intervallo e si è preso cura di lui. Il portiere del PSG ha disputato un Mondiale per Club eccezionale».

Si avvicina l’inizio della Serie A. Chi vede favorite nella corsa al titolo?
«È interessante vedere come tutte le squadre di Serie A siano attive sul mercato e cerchino di mettere insieme la rosa migliore per vincere il titolo. La mia favorita è l’Inter, seguita dal Napoli, ma sono molto curioso di vedere Gian Piero Gasperini allenare la Roma in questa stagione».

Ha parlato di Inter favorita. Crede dunque che Chivu possa far bene alla sua prima esperienza alla guida di un top club?
«Chivu conosce il club come le sue tasche e incrocio le dita per lui. È un allenatore dedito al lavoro e ha la conoscenza giusta per raggiungere i successi con la sua squadra».

Published by
Giorgio Elia