CASTELLAMMARE DI STABIA (NA) – Per Filippo Inzaghi, l’unica consolazione può arrivare solo dalla cabala: ogni volta che non ha vinto al “Menti”, ha poi festeggiato la promozione in Serie A con Benevento e Pisa. Ma stavolta, come scrive Gianpaolo Esposito sulla Gazzetta dello Sport, la sconfitta lascia più di un campanello d’allarme. Uno dei peggiori Palermo della stagione – alla terza battuta d’arresto nelle ultime quattro partite – si è arreso a una Juve Stabia determinata, concreta e capace di difendersi con ordine dopo la rete di Cacciamani, senza concedere spazi a un avversario nervoso e sterile.
Nel suo articolo per la Gazzetta dello Sport, Esposito racconta un Palermo lento, prevedibile e incapace di reagire. L’unica vera nota positiva è rappresentata da Vasic, subentrato con personalità in un contesto desolante. Inzaghi non si nasconde: «Queste partite, se non hai la bava alla bocca, le perdi sempre – ha dichiarato a fine gara – ci manca continuità. Non siamo stati all’altezza, a partire dall’allenatore. Pochissime le note positive, tra queste Vasic, che meriterebbe più spazio».
Come sottolinea Gianpaolo Esposito sulla Gazzetta dello Sport, l’ex attaccante ha perso la sfida con il suo grande amico Ignazio Abate, al quale in estate, durante le vacanze a Formentera, aveva consigliato di accettare la panchina della Juve Stabia. E proprio la squadra dell’ex rossonero ha mostrato la fame e la determinazione che al Palermo sono mancate. Alla presenza di Daniel McGlory, socio di maggioranza della Brera Holdings e membro del CdA, i campani hanno approcciato la gara con grinta, sfiorando subito il vantaggio con Mosti al 2’.
Alla mezz’ora, Brunori rischia il rosso per un intervento pericoloso su Mosti, ma l’arbitro si limita al giallo, scatenando le proteste del direttore sportivo Matteo Lovisa, poi espulso. Poco dopo, al 38’, arriva il gol capolavoro: Correia lancia in profondità Cacciamani, che brucia Bani, entra in area e firma con un sinistro potente la seconda perla stagionale.
Come scrive ancora Esposito sulla Gazzetta dello Sport, nella ripresa il Palermo tiene il possesso ma non punge. Anzi, è la Juve Stabia a sfiorare il raddoppio con Giorgini, che colpisce una traversa su calcio d’angolo. Il finale è l’immagine perfetta del pomeriggio: Ranocchia espulso per doppia ammonizione, nervi tesi e sguardi smarriti.
Ignazio Abate, invece, sorride: «In casa i ragazzi si trovano a loro agio – ha detto al termine – abbiamo difeso con grinta e umiltà. Dopo le tre scoppole prese a Modena, abbiamo vissuto la settimana con il veleno in corpo». Una lezione di mentalità che il Palermo, ora, deve assimilare in fretta.