Un Palermo quasi invincibile, costruito sulla solidità della sua fase difensiva. Come sottolinea Alessandro Geraci su la Repubblica Palermo, la squadra di Filippo Inzaghi ha trovato il suo equilibrio grazie a una retroguardia impeccabile che, dopo otto giornate, è la migliore del campionato con appena quattro reti subite. Ogni ingranaggio gira alla perfezione e parte del merito di questo rendimento va senza dubbio a Jesse Joronen, protagonista assoluto tra i pali.
Il portiere finlandese, connazionale di Pohjanpalo, è arrivato a fine mercato per affiancare Bardi, dopo l’infortunio di Gomis. Ma quando anche l’ex Reggiana si è fermato, Joronen si è ritrovato improvvisamente titolare, rispondendo con personalità e prontezza, nonostante avesse saltato la preparazione estiva. «Ho chiamato il mister della Nazionale e gli ho chiesto di lasciarmi fuori dalle convocazioni», ha raccontato appena sbarcato in Sicilia. Ma la realtà è stata ben diversa: Inzaghi lo ha schierato subito, così come la Finlandia.
Come ricorda Geraci su la Repubblica Palermo, il tecnico rosanero conosce bene Joronen, già allenato a Brescia nel 2021. E nel suo approdo in Sicilia c’è anche un tocco di destino: «Un giorno, mentre correvo in Finlandia, ho visto due aquile in cielo. Poco dopo mi ha chiamato il mio procuratore dicendomi che dovevo andare a Palermo. Come potevo dire di no?».
Da allora, Joronen ha ripagato la fiducia con prestazioni di grande sicurezza. Decisivo contro il Venezia con una parata d’autore su Kike Perez, miracoloso contro il Modena sul diagonale di Pyyhtia e sul colpo di testa di Gliozzi, il finlandese ha spesso evitato guai peggiori. Anche nella sfida con lo Spezia, pur penalizzato da un’autorete di Giovane, aveva respinto un rigore di Esposito.
Secondo Alessandro Geraci su la Repubblica Palermo, anche in Coppa Italia, nella sfortunata eliminazione con l’Udinese, Joronen aveva mostrato grande reattività con interventi decisivi su Miller, Kamara e Piotrowski, arrendendosi solo a una prodezza di Zaniolo. Oggi il Palermo sembra aver trovato il suo portiere ideale, un leader silenzioso capace di trasmettere sicurezza a tutta la linea difensiva.
Ora Inzaghi ha un “dolce problema”: Gomis è tornato ad allenarsi e scalpita per riprendersi il posto, ma difficilmente il tecnico potrà rinunciare a un giocatore che ha reso la sua squadra il bunker della Serie B. La prossima sfida di Catanzaro sarà un nuovo banco di prova, anche se – come ricorda la Repubblica Palermo – il Prefetto ha vietato la trasferta ai tifosi rosanero residenti nella provincia, privando la squadra del calore del proprio pubblico.