Aperturedestra

Palermo, Inzaghi studia due moduli

Il ritiro di Chatillon-Saint Vincent sta modificando giorno dopo giorno la percezione che Filippo Inzaghi ha del suo Palermo. Come riporta Roberto Parisi sul Giornale di Sicilia, la base tattica resta quella della difesa a tre, ma le caratteristiche dei giocatori stanno suggerendo varianti interessanti dalla mediana in su. L’allenatore, nella conferenza stampa di presentazione, aveva indicato il 3-4-2-1 – con due trequartisti dietro una punta – come punto fermo. Ora, però, prende sempre più corpo l’ipotesi del 3-5-2, ritenuto il modulo più adatto per valorizzare l’organico attuale.

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L’arrivo di Antonio Palumbo, ufficializzato ieri, potrebbe rimescolare ulteriormente le carte: l’ex Modena ha brillato da trequartista sul centrodestra, ma può agire anche da mezzala offensiva in un centrocampo a cinque. Secondo Parisi sul Giornale di Sicilia, l’evoluzione tattica è naturale in questa fase di costruzione. Il lavoro di Inzaghi è orientato a costruire certezze: movimenti codificati, ma anche libertà individuale. Si parte dalla difesa, ancora in via di completamento.

Difesa solida e corsie rinforzate

Ceccaroni è il profilo ideale per agire da braccetto sinistro, capace anche di accompagnare l’azione. Magnani, in fase di recupero, resta un punto fermo, mentre l’arrivo ormai imminente di Bani – già concordato con il Genoa – completerà un terzetto difensivo da oltre 320 presenze in Serie A. Come scrive ancora Roberto Parisi sul Giornale di Sicilia, Peda sarà la prima alternativa centrale, con Diakité provato da braccetto di destra. Resta da trovare un mancino da affiancare a Ceccaroni. Intanto Gyasi e Augello, sulle fasce, hanno già alzato il livello qualitativo.

In attacco si riparte da Brunori e Pohjanpalo, con diverse soluzioni: affiancati nel 3-5-2 o con uno alle spalle dell’altro nel 3-4-2-1. In porta, Gomis sta fornendo segnali incoraggianti, ma la decisione definitiva sul titolare verrà presa solo a fine ritiro.

Centrocampo da definire, e un padre speciale a bordocampo

Il centrocampo è ancora un cantiere aperto. Ranocchia e Blin sono in pole per il ruolo di regista nel 3-5-2, mentre Gomes e Segre agirebbero da mezzali. In caso di linea a quattro, sono state testate le coppie Gomes-Ranocchia e Blin-Segre. Palumbo andrà inserito gradualmente, mentre Vasic – utilizzato anche da mezzala sinistra – potrebbe restare. Di Francesco si conferma jolly offensivo.

Un lavoro meticoloso, basato su studio e conoscenza del gruppo, che non è passato inosservato nemmeno all’interno della famiglia Inzaghi. Come racconta Parisi sul Giornale di Sicilia, a seguire il ritiro c’è anche Giancarlo Inzaghi, padre di Pippo e Simone, presenza discreta ma carica d’orgoglio. Appoggiato alla recinzione, ha seguito in silenzio ogni fase della seduta, mostrando un coinvolgimento autentico. Sul cellulare, come sfondo, una foto dei suoi figli da bambini. Un gesto semplice, ma significativo, che racconta meglio di mille parole il legame tra padre e figli e la forza silenziosa che anima la dinastia degli Inzaghi nel mondo del calcio.

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Redazione Ilovepalermocalcio