PALERMO

Repubblica: “Palermo, un’orchestra con tanti interpreti. Già schierati 19 giocatori”

Un Palermo senza gerarchie rigide ma con una precisa filosofia di squadra. Come sottolinea Valerio Tripi su Repubblica Palermo, Filippo Inzaghi ha già coinvolto 19 giocatori su 23 a disposizione nelle prime tre giornate di Serie B, dando continuità a un concetto espresso sin dal suo arrivo: «Nessuno ha il posto fisso, tutti avranno la propria occasione».

Solo Mattia Bani e Pietro Ceccaroni sono stati sempre presenti, mentre gli unici a non aver giocato neppure un minuto sono stati Avella, Balaguss, Vasic e Giovane. Per il resto, tutti hanno portato il proprio contributo: da Giacomo Corona, con pochi minuti ma prezioso nel proteggere palla, ai tre gol in tre presenze di Pohjanpalo, passando per Palumbo, decisivo a Bolzano con l’assist che ha chiuso la sfida. Secondo Valerio Tripi su Repubblica Palermo, anche scelte simboliche – come lasciare Brunori in panchina per dare spazio a Le Douaron – dimostrano che il concetto di titolare e riserva non esiste più.

Intercambiabilità, dunque, come valore. Lo testimoniano Gomes e Blin a centrocampo, capaci di garantire lo stesso rendimento da titolari o subentranti, così come gli esterni Augello e Veroli a sinistra, Pierozzi a destra, in attesa di Bereszynski. «Lo spartito non deve cambiare, potranno cambiare gli interpreti», ha ribadito Inzaghi. E, come evidenzia Valerio Tripi su Repubblica Palermo, è proprio questa la forza di un gruppo che si prepara a sei partite in venti giorni con l’idea di ruotare 5-6 uomini a gara.

Un modello di gestione che, come ricorda ancora Valerio Tripi su Repubblica Palermo, nasce anche dall’esperienza della passata stagione: non più rose da 25 giocatori, ma venti elementi di pari livello, tutti da considerare titolari. Una mentalità che ha già cementato lo spogliatoio, rendendo ognuno protagonista.

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Redazione Ilovepalermocalcio