Palermo, Inzaghi può sorridere: buona la prima

L’attesa è finalmente terminata. Allo Zini di Cremona debutta, in vesti ufficiali, il nuovo Palermo targato Filippo Inzaghi. La sfida di Coppa Italia contro i grigiorossi di mister Davide Nicola è il test perfetto per osservare la reale preparazione dei rosanero in vista dell’inizio della stagione e, ovviamente, sperare di arrivare fino in fondo a un torneo dal finale tutt’altro che prevedibile.

La risposta dei rosa è assolutamente positiva, e le richieste di mister Inzaghi sembrano già esaudite e quasi perfettamente assimilate dai suoi. In primis il pressing. Fin dai primi istanti di gioco salta all’occhio come il Palermo, in maniera unita e compatta, non lasci possibilità a Collocolo e compagni di gestire con tranquillità la sfera. E nonostante i recenti carichi di lavoro svolti in ritiro, i rosa non sembrano quasi mai calare fisicamente e mentalmente.

La gara vive di un equilibrio tanto soddisfacente per il Palermo quanto allarmante per la Cremonese. La differenza di categoria tra le due compagini è praticamente annullata, con i nuovi innesti (in primis Bani e Augello) che fanno comprendere quanto la qualità dell’organico dei rosa sia oggettivamente aumentata.

BARDI DECISIVO. IL PALERMO ALZA IL MURO

A prendersi la scena allo Zini è senza dubbio il reparto difensivo dei rosanero. Da Augello a Bani, passando per Bardi e Ceccaroni, la retroguardia del Palermo mette in mostra una prestazione di assoluto livello. Né De Luca né Bonazzoli, considerando anche i subentrati, riescono a creare chiare occasioni da gol.

Ma la difesa rosanero non solo riesce a troncare le avanzate degli avversari, ma è sempre pronta a proporsi offensivamente ogni qualvolta se ne presenti l’opportunità. A chiudere il cerchio è la rassicurante prestazione di Bardi, ultimo in ordine cronologico degli acquisti fin qui conclusi da Carlo Osti. Il portiere classe 1992 mette in mostra tutta la sua esperienza, gestendo alla grande il reparto difensivo senza mai palesare un minimo di incertezza e parando il rigore che permette ai rosanero di accedere ai sedicesimi. Carlo Osti potrà così agire sul mercato in tranquillità, con la consapevolezza di avere già in rosa una validissima pedina.

BUONA LA PRIMA, MA È UN CENTROCAMPO DA MIGLIORARE

Mentre il reparto difensivo è degno di lode, certamente per il centrocampo non può dirsi lo stesso. La coppia Segre-Ranocchia non sfoggia una delle prestazioni migliori, soprattutto in fase di costruzione. Assodato che le fasce sono e saranno le armi principali del Palermo di Inzaghi, in mezzo al campo la fatica con la palla ai piedi è molta, troppa. Certamente la brillantezza aumenterà partita dopo partita, e tante delle scelte fatte da Inzaghi strizzano l’occhio anche al mettere minutaggio nelle gambe di tutti. Resta però la paura che vecchi traumi possano riaffiorare, anche alla luce di alcuni cambiamenti di mercato pronosticabili ma, fino ad oggi, non ancora effettuati. Puntare su quasi tutto un reparto che già l’anno scorso ha abbondantemente deluso sarà una sfida non di poco conto per mister Inzaghi.

La testa resta proiettata alla prima di campionato, con le orecchie rivolte alle occasioni di mercato. L’impressione è però positiva e il Palermo sembra già pronto a dimostrare tutto quello che non è riuscito a far vedere nel recente passato, con qualche dettaglio da limare.

Ai sedicesimi si incontrerà la vincente della sfida tra Udinese e Carrarese. Quella dello Zini non è solo una vittoria di prestigio, ma un segnale forte: il Palermo di Inzaghi è già vivo, compatto e pronto a inseguire un obiettivo che ha un solo, grande epilogo possibile.

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Rosario Di Stefano