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Repubblica: “Difesa compatta e più grinta. La svolta rosanero”

Quattro partite, dieci punti, tre vittorie e un pareggio, sei gol segnati e uno soltanto subito, per di più su autorete. È questa la nuova identità del Palermo, come sottolinea Valerio Tripi su Repubblica Palermo, frutto del lavoro di Inzaghi e dell’inserimento di innesti mirati in un gruppo che si sta prendendo le sue rivincite.

Il confronto con il passato è evidente: nella scorsa stagione, dopo quattro gare, la squadra di Dionisi aveva realizzato appena due reti e ne aveva subite quattro. Oggi, invece, i rosanero mostrano compattezza e spirito di sacrificio. «Inzaghi ci chiede cose diverse» ha spiegato Gomes, uno dei simboli della rinascita. Tripi evidenzia su Repubblica Palermo come siano proprio gli stessi giocatori della deludente eliminazione playoff contro la Juve Stabia ad aver cambiato volto sotto la guida del nuovo tecnico.

Il gruppo è la chiave. Inzaghi ha lavorato fin dal ritiro per cementare lo spogliatoio, anche attraverso momenti di leggerezza condivisa con i giocatori. «Qui non ci sono solo undici titolari, ma venti più tre portieri» ha ribadito l’allenatore, sottolineando – come riportato da Tripi su Repubblica Palermo – la partecipazione di tutta la panchina all’esultanza del gol di Le Douaron contro il Bari.

Le scene di festa tra Inzaghi e Segre, paraginate dall’autore agli abbracci festosi tra Lippi e Gattuso ai Mondiali del 2006, sono il simbolo di questa compattezza. «La prossima volta gli spacco la mandibola» ha scherzato il tecnico, commentando i placcaggi celebrativi del centrocampista.

Dal punto di vista tecnico, il Palermo ha trovato soluzioni anche grazie ai subentrati. «Se chi entra segna e vinciamo, significa che posso alternare chi voglio» ha dichiarato Inzaghi, come riportato da Tripi su Repubblica Palermo. E il reparto offensivo è più equilibrato: non solo Pohjanpalo, ma anche Brunori, Le Douaron e Corona danno costantemente la sensazione di poter incidere. «Inzaghi mi dà fiducia e io voglio ripagarlo» ha detto Le Douaron, già protagonista con una rete decisiva.

Come conclude Valerio Tripi su Repubblica Palermo, con dieci punti in quattro giornate e una squadra che ha già mostrato identità e compattezza, il Palermo ha imboccato con decisione la strada giusta. Ora la Coppa Italia a Udine sarà un altro banco di prova per testare la profondità di un gruppo che si sente sempre più forte.

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Redazione Ilovepalermocalcio