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Zitti e pedalare. Il diktat di Inzaghi da sottoscrivere

L’analisi di Massimo Norrito su la Repubblica Palermo mette in luce una contraddizione che racconta bene lo stato attuale del Palermo: due dichiarazioni, due mondi diversi. Da un lato Inzaghi, che ammette senza filtri: «Abbiamo preso un gol che una squadra che vuole vincere non deve prendere. Ora dobbiamo stare zitti, allenarci e pedalare». Dall’altro Bani, convinto di aver disputato «la partita che dovevamo giocare». Due letture agli antipodi dello stesso match, come sottolinea Norrito su la Repubblica Palermo, quasi fossero state disputate gare differenti.

La riflessione del Giornale – attraverso la penna di Massimo Norrito su la Repubblica Palermo – si concentra sulla distanza tra la percezione dell’allenatore e quella dei giocatori. Se Inzaghi fotografa lucidamente una squadra ancora in crisi, Bani – uno dei migliori acquisti estivi – sembra inconsapevole delle reali aspettative che gravano sul Palermo. Ed è proprio qui, scrive ancora Norrito su la Repubblica Palermo, che nasce il problema: non ci si può accontentare di pensare che la squadra abbia “giocato la partita preparata”, perché questo implicherebbe che il piano gara prevedesse sofferenza, errori e pericoli continui.

Il Palermo visto a Chiavari è stato lontanissimo dalla versione brillante di inizio stagione, quella capace di imporsi a La Spezia prima di trasformarsi, per riprendere l’immagine di Norrito, «da cigno bianco a brutto anatroccolo». Il pareggio contro l’Entella, arrivato dopo tre sconfitte nelle ultime quattro gare, non può essere normalizzato come una gara “in linea con il piano”. Il campo sintetico di Chiavari ha restituito l’immagine di una squadra che viaggia al piccolo trotto mentre le rivali accelerano.

E il rischio, prosegue la riflessione firmata da Massimo Norrito su la Repubblica Palermo, è quello di vedere scivolare via la stagione come già accaduto in passato, nonostante l’enorme credito iniziale concesso da tifosi e ambiente. Il campionato è lungo, certo, ma la pazienza non è infinita: servono segnali concreti, non autoassoluzioni.

Per questo, conclude Norrito, l’unica strada è quella indicata da Inzaghi: «zitti e pedalare».

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Redazione Ilovepalermocalcio