PALERMO

Palermo, finalmente un raggio di luce

Un raggio di luce torna a sfiorare la maglia rosanero e il prato verde del Renzo Barbera.

In una serata gelida di stampo invernale, gli uomini di Filippo Inzaghi tornano a praticare il verbo dell’ex tecnico del Pisa. Corsa, tenacia e voglia di fare indirizzano un match già caratterizzato da un divario tecnico di tutto rispetto. Certamente la Carrarese non è arrivata in Sicilia con le braccia conserte in attesa di un possibile errore dell’avversario. Anzi, ha provato fin da subito a imbastire possibili trame di gioco potenzialmente pericolose.

La serata, però, era decisamente sbagliata. Soprattutto perché un gigante finlandese dal nome Joel Pohjanpalo non ha voluto trattenersi dall’insaccare in rete qualsiasi possibile occasione da gol. Tornano così i tre punti, accompagnati da una prestazione decisamente convincente.

Pohjanpalo è incontenibile
Con un Pohjanpalo così è difficile non racimolare punti. Il centravanti finlandese continua a dimostrare che, quando è in condizione di far gol, davanti alla porta non sbaglia mai. Sono quattro le reti in due giornate, ma soprattutto sembra essere tornato a ritmi elevatissimi.

Già contro l’Entella si era vista una cattiveria agonistica differente, che lo aveva portato in più occasioni a sfiorare la doppietta. Contro la Carrarese arriva la conferma. Oltre alla tripletta, da sottolineare è anche l’assist che porta al gol di Segre, che sblocca il match. E poi tante giocate da vero centravanti: tocchi di prima, sponde, protezione della palla. Insomma, Joel sembra in piena salute.

Segre-Palumbo, prestazione super
Anche Segre e Palumbo salgono in cattedra. Il primo conferma ciò che è sempre stato: non un calciatore adatto alla costruzione dal basso o alle grandi giocate tecniche, bensì un lottatore con estremo senso del gol. È così che si può riassumere la prestazione del n. 8 rosanero: grande sacrificio, un gol che sblocca il match e un assist al bacio per la testa di Palumbo.

E così anche il n. 5 alza finalmente il livello, illuminando una serata magica: grandi giocate e palle filtranti per il centrocampista ex Modena, sottolineando anche un gol di testa tutt’altro che banale. Dopo l’assist per Pohjanpalo nel precedente turno contro l’Entella, adesso è arrivata anche la rete personale. In una posizione che sembra essere la più adatta alle sue caratteristiche tecniche: quella da collante tra centrocampo e attacco.

Adesso, però, non c’è tempo per esultare. E la pacatezza con cui gli uomini di Inzaghi hanno poi festeggiato la vittoria lascia intendere come evidentemente un segnale sia stato mandato, diretto a ogni componente della squadra: non c’è tempo per festeggiare. C’è solo il tempo per pedalare, con la testa china, per riaccendere un entusiasmo affievolito dalle precedenti prestazioni opache.

Il prossimo test avrà un peso non indifferente. Contro l’Empoli i rosa sono chiamati a confermare quanto fatto contro la Carrarese. Sebbene ripetere lo stesso risultato sarà complesso, servirà proporre la stessa intensità, la stessa voglia di conquistare la vittoria. Ed è, in fondo, ciò che i tifosi hanno sempre e solo chiesto alla squadra. Pippo Inzaghi può lasciarsi andare a un sospiro di sollievo, ma non troppo lungo. Contro l’Empoli dell’ex mister rosanero Alessio Dionisi servirà una prestazione ancora superiore, sperando di inculcare definitivamente nella testa dei giocatori il pensiero calcistico dell’ex mister del Pisa.

Published by
Rosario Di Stefano