Come evidenziato da Alessandro Geraci su la Repubblica Palermo, il Palermo riparte oggi con un obiettivo chiaro: tornare a fare punti, rilanciare il reparto offensivo e dare un segnale concreto nella corsa alle prime posizioni. L’ultima sconfitta contro la Juve Stabia ha lasciato scorie, ma la sosta ha permesso di rimettere ordine e ritrovare energie.
Nel suo intervento, riportato nuovamente da Geraci su la Repubblica Palermo, Filippo Inzaghi non cerca alibi e guarda a Chiavari come a un test fondamentale: «Il campionato è lungo, mancano ventotto partite. Dobbiamo ricercare una mentalità vincente e solidità. Sono curioso di vedere la reazione di tutti, ma mi fido di questi ragazzi e sono sicuro che faremo un grande match».
L’avversario, però, non è dei più agevoli. La Virtus Entella ha raccolto otto punti nelle ultime cinque gare, praticamente il doppio dei rosanero, segno di una squadra in salute. E come sottolinea ancora la Repubblica Palermo, sarà una gara che richiederà tenuta mentale, attenzione e capacità di gestire i momenti decisivi.
«Conosciamo le difficoltà, ma a me interessa poco» taglia corto Inzaghi, che mostra grande rispetto per l’avversario: «Stimo l’Entella, che ha un allenatore bravo e giovane, ma dipende tutto da noi, dal nostro atteggiamento». Il tecnico non vuole che lo sguardo vada alla classifica: «Sarebbe un errore guardarla adesso».
Da oggi, nel “Sannazzari”, parte una mini-striscia che accompagnerà il Palermo fino alla pausa di dicembre: sette gare sulla carta non proibitive — Entella, Carrarese, Empoli, Sampdoria, Avellino e Padova — che devono diventare opportunità per risalire. «Inutile fare chiacchiere — aggiunge Inzaghi —: mostreremo ciò di cui siamo capaci. Mi auguro che la squadra dia risposte, anche perché ci saranno tantissimi tifosi».
Le scelte di Inzaghi secondo la Repubblica
Per quanto riguarda la formazione, Geraci su la Repubblica Palermo segnala che il tecnico rosanero schiererà la miglior squadra possibile, pur dovendo rinunciare a Gomes, Gyasi e Ranocchia.
L’idea di partenza è il 3-5-2, con variabili pronte ad attivarsi in corsa:
Joronen fra i pali
Difesa a tre con Bereszyński, Bani e Ceccaroni
Sugli esterni Augello a sinistra e Pierozzi a destra
In mezzo Blin, Palumbo e Segre
Non è escluso però un passaggio al 3-4-2-1, qualora Inzaghi decidesse di inserire Vasic sulla trequarti o addirittura più avanti.
In attacco difficile rinunciare a Pohjanpalo, fermo da cinque turni ma titolare certo. Al suo fianco è favorito Le Douaron, spesso preferito a Brunori nelle gare esterne.
Resta viva anche la candidatura dello stesso Brunori, ex della gara, chiamato però — come gli altri due attaccanti — a migliorare i numeri sotto porta: «Tutti abbiamo l’obbligo di rimpinguare la casella gol», è il messaggio implicito.
La chiusura di Inzaghi, riportata da la Repubblica Palermo, è un invito a reagire subito: «So cosa si aspetta la città, la gente e la società. Sono concentrato. Non possiamo più perdere tempo: bisogna darsi una sveglia».