Aperturedestra

Corriere dello Sport: “Palermo in campo contro il suo passato”

Nel commentare l’incrocio fra Empoli e Palermo, Paolo Vannini del Corriere dello Sport sottolinea come la sfida porti inevitabilmente il nome di Alessio Dionisi, tecnico che nella passata stagione non riuscì mai a entrare nel cuore del tifo rosanero. Come ricorda ancora Paolo Vannini sul Corriere dello Sport, la separazione estiva tra l’allenatore e il club non fu indolore: mancò l’accordo per una rescissione consensuale e il tecnico rimase sotto contratto fino allo scorso ottobre, quando l’interruzione definitiva gli ha permesso di tornare in panchina guidando l’Empoli.

Secondo quanto analizzato da Paolo Vannini nelle pagine del Corriere dello Sport, la gara assume un valore particolare, perché l’Empoli, risalito dalla dodicesima piazza fino alla zona playoff con l’arrivo di Dionisi, è oggi a tre punti dal Palermo. Un successo nello scontro diretto porterebbe le due squadre appaiate. Entrambe, inoltre, arrivano da due vittorie roboanti per 5-0, rispettivamente contro Bari e Carrarese, risultato che testimonia la crescita tecnica e mentale dei toscani.

La striscia positiva – tre vittorie consecutive senza subire gol – certifica la svolta dell’Empoli, mentre al Palermo l’era Dionisi non produsse mai un filotto simile. La discontinuità fu il limite principale di una squadra che avrebbe dovuto esprimere ben altro. Eppure, ricorda ancora Paolo Vannini sul Corriere dello Sport, le qualità del tecnico restano apprezzate nell’ambiente: a Empoli ha già vinto un campionato, mentre a Palermo non riuscì a decifrare fino in fondo i meccanismi emotivi della piazza, in una stagione complicata anche dall’arrivo del nuovo ds Morgan De Sanctis e da risultati iniziali negativi.

Oggi si presenta un Palermo profondamente diverso, plasmato da Inzaghi sul piano dell’intensità e della convinzione. Dionisi conosce alcune fragilità della rosa, ma molti interpreti sono cambiati e chi è rimasto non cercherà rivincite, bensì continuità. Con Inzaghi è mutata la filosofia: meno estetica, più pragmatismo. Una scelta che contrasta con il progetto precedente, ma che sta dando frutti concreti.

Curiosamente, una delle riscoperte attuali è proprio Vasic: Dionisi lo stimava profondamente e lo utilizzò spesso dalla panchina, ricevendo critiche forse eccessive. Oggi il serbo sta emergendo, quasi a chiudere un cerchio narrativo che rende questa sfida ancora più densa di significati.

Published by
Redazione Ilovepalermocalcio