Un’altra porta inviolata, un’altra prova di forza. Il Palermo continua a costruire le proprie certezze partendo dalla solidità difensiva, come racconta Antonio La Rosa sulle colonne del Corriere dello Sport. Il successo contro il Padova ha consegnato ai rosanero il quarto clean sheet casalingo consecutivo, certificando un rendimento interno che profuma di leadership.
Come sottolinea ancora Antonio La Rosa sul Corriere dello Sport, il dato assume un peso specifico ancora maggiore se contestualizzato: la squadra di Inzaghi ha affrontato la gara in piena emergenza nel pacchetto arretrato, priva di Bereszynski e soprattutto di Bani, riferimento assoluto della retroguardia. Eppure il Palermo ha retto, confermando di essere la miglior difesa del campionato con appena 13 gol subiti.
Secondo l’analisi di Antonio La Rosa per il Corriere dello Sport, la risposta più significativa è arrivata dalle alternative. Peda e Veroli, solitamente nelle retrovie delle gerarchie, hanno garantito affidabilità e ordine. In particolare il centrale polacco ha interpretato il ruolo con personalità, precisione e pulizia, dimostrandosi un sostituto credibile di Bani nel cuore della difesa a tre. Inzaghi ha scelto la via della continuità tattica, limitando gli adattamenti e confermando Ceccaroni sul centrosinistra, con Veroli spostato a destra.
Il Corriere dello Sport, con la firma di Antonio La Rosa, evidenzia anche il valore prospettico di una linea difensiva giovane: Peda e Veroli sono entrambi Under, segnale di una “linea verde” che avanza all’interno di una rosa costruita per garantire certezze immediate. A completare il quadro c’è Joronen, usato sicuro tra i pali: contro il Padova il finlandese ha firmato l’ottavo clean sheet stagionale, il settimo al Barbera, dove è imbattuto da 360 minuti.
Numeri che raccontano un Palermo solido e continuo. Sono otto le gare senza subire gol in campionato, nove considerando anche la Coppa Italia a Cremona. Dati che, come ribadisce Antonio La Rosa sul Corriere dello Sport, certificano una squadra che sa vincere anche soffrendo e che ha fatto della fase difensiva il proprio marchio di fabbrica.