Non più “Mister X”. Michele Mignani, oggi tecnico di un Cesena capolista con Palermo e Modena, si è scrollato di dosso l’etichetta che lo aveva accompagnato dopo la breve parentesi rosanero. Come ricorda Alessandro Geraci su Repubblica Palermo, i bianconeri hanno conquistato dieci punti in quattro gare (tre vittorie esterne e un pareggio interno), lo stesso bottino del Palermo di Inzaghi.
Il passato con i rosanero, però, pesa ancora. Mignani arrivò nell’aprile 2024 per sostituire Corini, ma la sua avventura durò appena due mesi. «Peccato. Ho provato a metterci qualcosa di mio. Il Palermo, comunque, ha una società importantissima dietro e andrà di certo in A», disse al momento dell’addio. Bilancio amaro: quattro pareggi, due sconfitte e soltanto due successi, prima della disfatta in semifinale play-off col Venezia che decretò il divorzio.
A Cesena, invece, il tecnico ha trovato continuità. Settimo posto e play-off al primo anno in B, quindi la riconferma voluta dal ds Filippo Fusco: «Lui è il nostro valore aggiunto – ha dichiarato il dirigente al Repubblica Palermo – è bravissimo e ha un ottimo staff. Mi sono affidato e fidato di lui: fiducia e coraggio sono le chiavi».
I precedenti recenti sorridono ai romagnoli: lo scorso anno, 0-0 al “Barbera” con due gol annullati ai bianconeri e, al ritorno, 2-1 firmato Calò e Saric contro Pierozzi. Come sottolinea Alessandro Geraci su Repubblica Palermo, il duello di domani all’Orogel Stadium mette di fronte due squadre in grande forma: da un lato un Mignani rigenerato, dall’altro un Inzaghi che ha ridato entusiasmo all’ambiente palermitano, non scalfito nemmeno dallo stop con l’Udinese in Coppa Italia.
Una partita che vale la vetta, un confronto diretto tra passato e presente rosanero. Super Pippo contro l’ex Mister X: chi vince vola in testa alla Serie B.