Come evidenziato da Salvatore Orifici sul Giornale di Sicilia, la cinquina rifilata alla Carrarese ha avuto un valore che va ben oltre i tre punti: il Palermo ha finalmente abbattuto una serie di tabù che, nelle prime 14 giornate, non era mai riuscito a cancellare. «C’è sempre una prima volta», scrive Salvatore Orifici del Giornale di Sicilia, e la gara contro i toscani ne è stata la prova più evidente.
Il primo sorriso è arrivato da Antonio Palumbo, che ha trovato il suo primo gol in rosanero con un colpo di testa preciso sull’assist di Segre. Una rete attesa, cercata e finalmente arrivata, che ha liberato il trequartista napoletano da uno zero che pesava troppo.
Ma prima di Palumbo era stato proprio Jacopo Segre a sbloccare il match. Come ricorda Salvatore Orifici sul Giornale di Sicilia, la sua conclusione dal limite dell’area — arrivata al termine di un’azione splendida iniziata da Ceccaroni e rifinita da Pohjanpalo — ha rappresentato la prima rete stagionale da fuori area del Palermo. Un altro tabù abbattuto per una squadra che fin qui aveva sempre colpito entro i sedici metri.
Non è finita: contro la Carrarese è arrivato anche il primo rigore a favore della stagione. Il Palermo non ne aveva ancora ottenuti nei primi due mesi di campionato. Quando finalmente l’occasione si è presentata, Joel Pohjanpalo non ha tremato: trasformazione perfetta e Barbera in festa.
Proprio il finlandese ha messo il punto esclamativo sulla serata con la prima tripletta stagionale, come sottolinea ancora Salvatore Orifici del Giornale di Sicilia. Non solo: per la prima volta è riuscito a segnare in due partite consecutive, dopo il gol alla Virtus Entella.
Tanti “primi” arrivati tutti insieme. Forse tardi, come dice Orifici, ma meglio tardi che mai. E il Palermo spera che siano il segnale di una stagione pronta finalmente a cambiare passo.