Come racconta Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, il Palermo torna al Barbera con una sola missione: ritrovare mentalità, ritmo e vittorie. Dopo un punto raccolto in quattro settimane lontano da casa, la sfida con la Carrarese diventa un bivio. Un concetto ribadito ancora da Alessandro Arena nel suo approfondimento sul Giornale di Sicilia, dove sottolinea come la piazza abbia digerito male il passo falso con l’Entella.
Secondo quanto ricostruito da Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, per Inzaghi la questione non è tattica ma mentale. Il tecnico ammette che la distanza di nove punti dal Monza è pesante, ma sottolinea che il vero problema è psicologico: «Nei primi dieci minuti meritavamo di segnare, ma prendiamo gol appena abbassiamo l’attenzione. Prima dobbiamo costruire un’anima, poi torneremo a sognare».
Il cambio di passo dovrà arrivare in entrambi i reparti: troppe le disattenzioni difensive, troppo poco il peso offensivo. «I moduli sono parole al vento quando manca l’anima», ricorda Inzaghi, che chiede maggiore precisione sotto porta e più coraggio nella gestione del pallone.
Nella ricostruzione di Alessandro Arena per il Giornale di Sicilia, il tecnico ribadisce anche che non c’è mai stata tensione con la squadra: «Le chiacchiere da bar fanno male. Brunori è il capitano e si comporta in modo impeccabile; ho dato la fascia a Bani solo per responsabilizzarlo». Inzaghi difende il gruppo, confermando che la squadra si allena «a 200 all’ora», ma riconosce le difficoltà nel reagire all’impatto dei gol subiti.
Capitolo pubblico: la prevendita ha superato quota 20.758 presenze, ma per rivedere i numeri delle prime gare servirà un’accelerazione. Inzaghi lancia un messaggio diretto: «I nostri tifosi sono di un’altra categoria. Chiedo che ci sostengano per novanta minuti: al 90’ ci prenderemo applausi o fischi».
Infine l’infermeria: né Gomes né Gyasi saranno disponibili. «Pensavamo di recuperare Gomes, ma la spalla fa ancora male. Gyasi necessita di cautela: speriamo di riaverli entrambi a Empoli», conclude il tecnico rosanero.
Un Palermo che cerca identità, energie e applausi: lo spartiacque si chiama Carrarese.