Il derby tra Padova e Venezia, in programma sabato 22 novembre allo stadio Euganeo, si svolgerà senza la presenza dei tifosi ospiti, a causa del divieto di trasferta imposto dalle autorità. Una decisione che ha sollevato polemiche tra le tifoserie, in particolare quella biancoscudata, che ha espresso il proprio disappunto con un comunicato ufficiale.
Il gruppo “Appartenenza Biancoscudata” ha criticato le misure di sicurezza eccessive adottate negli ultimi anni per l’ingresso dei tifosi, sottolineando come lo stadio Euganeo sia stato oggetto di un controllo sempre più rigido, con nuove strutture di prefiltraggio, recinzioni e telecamere di riconoscimento facciale. Secondo i tifosi padovani, queste misure non sono giustificate, visto che l’impianto si trova in una zona facilmente controllabile e lontana da aree a rischio di contatto tra le tifoserie.
In risposta al divieto, il gruppo ha annunciato una protesta simbolica durante il derby: i tifosi biancoscudati non esporranno bandiere né inizieranno il tifo per i primi 20 minuti di gioco, come segno di dissenso verso quello che considerano un provvedimento ingiustificato. La contestazione evidenzia anche il malcontento per le difficoltà a cui sono stati sottoposti i tifosi in passato, tra Tessere del Tifoso e varie restrizioni.
La questione ha suscitato un ampio dibattito, alimentando le discussioni su come gestire la sicurezza negli stadi senza limitare il diritto di accesso dei tifosi, soprattutto per le partite più sentite come il derby tra Padova e Venezia.