È Pietro Fusi il volto del pareggio del Padova contro la Sampdoria. Il centrocampista biancoscudato ha firmato il gol dell’1-1 allo stadio Euganeo, rispondendo presente in una gara intensa e combattuta. Al termine della partita, Fusi ha raccontato emozioni, dedica speciale e ambizioni del gruppo.
«Sono contentissimo per il gol e pensare di essere in Serie B mi rende molto felice», ha esordito. «La dedica è sempre per Viola, la mia fidanzata che presto diventerà mia moglie, ma oggi voglio farne una speciale a mio nonno Umberto. Credeva in me, mi diceva che sarei arrivato in B. Ci ha creduto insieme a me e se sono qui è grazie anche a lui. Prima di ogni partita lo ricordo sempre e mi ha sicuramente aiutato a fare gol oggi».
«Potevamo fare anche qualcosa in più»
Fusi ha poi analizzato la gara dal punto di vista tecnico:
«Oggi era fondamentale tenerli sotto. Sono contento di essere riuscito a determinare per pareggiare la partita, anche se credo che potevamo fare qualcosa in più».
Sull’esultanza dopo il gol:
«Era un po’ frenata perché avevo paura di essere in fuorigioco».
«Dobbiamo guardare il bicchiere mezzo pieno»
Il centrocampista biancoscudato guarda al risultato con equilibrio:
«La vittoria in casa manca, ma dobbiamo sempre guardare il bicchiere mezzo pieno. L’abbiamo ripresa e abbiamo sempre fatto il nostro gioco».
Poi un messaggio chiaro sulle ambizioni del Padova:
«Siamo forti e possiamo giocarcela con tutti. Partiamo per vincere ogni partita, ma ci sono anche gli avversari».
Maturità, classifica e spirito di gruppo
Fusi parla anche della propria crescita:
«Restare in campo con il giallo o fare gol? Credo di essere maturato, anche grazie all’esperienza fatta quest’anno a Carrara».
Sui 22 punti in classifica:
«Non avevamo fatto predizioni, ma sono tanti. Ci mancano due partite difficili e ce la giocheremo con tutti».
Infine, uno sguardo allo spogliatoio:
«Siamo un gruppo molto unito, anche con i nuovi innesti che si sono calati benissimo. Prima del giocatore si guarda sempre la persona: ci aiutiamo a vicenda, ci vogliamo bene. Non siamo solo compagni, ma anche amici».