Il tecnico biancoscudato analizza il pareggio dell’Euganeo e guarda già alla sfida con il Palermo
Il Padova esce dall’Euganeo con un pareggio per 1-1 contro la Sampdoria, al termine di una gara intensa e combattuta. Dopo il match, l’allenatore Matteo Andreoletti ha analizzato la prestazione dei suoi, sottolineando i meriti della squadra e l’importanza del risultato ottenuto.
«Il pareggio è il risultato giusto», ha spiegato il tecnico. «Una volta andati in svantaggio abbiamo trovato anche i presupposti per portarla in vantaggio, ma non dovevamo sbilanciarci. È un punto importante contro una squadra che ha una classifica deficitaria, ma che in realtà è una squadra importante».
«Volevamo vincerla, ma è fondamentale non perderla»
Andreoletti ha insistito molto sul tema dell’equilibrio:
«La voglia di vincere non deve portarci a disequilibrarci. Avevamo l’inerzia dalla nostra parte e volevamo vincerla mantenendo però un buon equilibrio. Per me queste gare è importante vincerle, ma è altrettanto importante non perderle».
Il tecnico si è detto soddisfatto nonostante i margini di crescita:
«Dobbiamo crescere molto dal punto di vista tecnico, a partire dalla costruzione dal basso, ma sono comunque molto soddisfatto. Più giocatori di qualità inseriamo e più aumentano le probabilità di essere pericolosi».
«Identità chiara dalla prima giornata»
Andreoletti ha ribadito la necessità di non snaturare il percorso intrapreso:
«Non dobbiamo snaturarci. Dobbiamo avere l’identità che abbiamo dalla prima giornata, un’identità chiara».
Importante anche il riferimento al portiere:
«L’intervento di Sorrentino ha forse sbloccato la gara, ci ha fatto togliere un po’ di paura. Abbiamo abbinato spirito e qualità e penso che il punto sia strameritato».
I singoli: «Possiamo fare di più»
Sull’analisi individuale, Andreoletti è stato diretto:
«È stata la partita in cui abbiamo sbagliato di più. Perrotta oggi ha dato più qualità rispetto a Sgarbi e Faedo. Fusi ha fatto una buona gara, ma non mi faccio influenzare dal gol: può fare molto di più, soprattutto nel primo tempo poteva toccare più palloni. Sono convinto che possa dare molto di più».
Fattore Euganeo e pubblico
Il tecnico ha poi parlato del rendimento casalingo:
«Avrei firmato per essere a 22 punti nella situazione in cui siamo. Se avessimo fatto più punti in casa avremmo un’altra classifica, forse anche diversa da quello che siamo. Gli ultimi due pareggi in casa, per me, valgono come due vittorie».
Sul pubblico:
«Vederlo è bellissimo e gioco molto volentieri in casa. Non ci danno quei tre punti che ti fanno sognare, ma non manca nulla alla vittoria».
Il “Papu”, Bortolussi e lo spirito del gruppo
Andreoletti ha elogiato lo spirito dei suoi:
«Il Papu ci teneva a fare gol, ma sono più orgoglioso della rincorsa che ha fatto nel finale per recuperare il pallone».
Su Bortolussi:
«Fa l’attaccante con l’attitudine di un terzino. Ha uno spirito incredibile. Sono sicuro che il suo momento tornerà, perché i gol arriveranno. L’ho sostituito perché era cotto: le rilevazioni ci dicono che corre come un terzino».
Natale e Palermo nel mirino
Infine, lo sguardo va già al futuro e alla trasferta di Palermo:
«Credo sia giusto passare il Natale con le famiglie. Non credo che sarà un allenamento in più a spostare gli equilibri a Palermo. Andiamo lì per fare una bella partita, ma bisogna prepararla bene».
Andreoletti chiude con una nota personale:
«Per me è un onore e un orgoglio. Tre anni fa ero nei dilettanti, contro la Sampdoria ci giocavo a Football Manager. Ma la cosa che mi rende più orgoglioso è lo stadio di Padova: siamo partiti con mille tifosi e ora siamo così uniti».