PALERMO

Norrito: “Palermo, due partite tante differenze”

Volete capire qual è la reale forza del Palermo di Filippo Inzaghi? Basta riavvolgere il nastro e confrontare lo Spezia-Palermo di un anno fa con quello di sabato scorso. In questo paragone, come scrive Massimo Norrito su Repubblica Palermo, c’è tutta la differenza tra una squadra vera e un’accozzaglia di giocatori senza identità.

Lo scorso anno, il Palermo passò in vantaggio con Ranocchia e raddoppiò con Brunori, ma poi crollò clamorosamente, subendo due gol nei minuti di recupero da Pio Esposito e dall’ex Aurelio. Un disastro che lasciò segni profondi, simbolo di una squadra fragile e confusa.

Sabato, invece, la scena è stata completamente diversa. Come racconta Massimo Norrito su Repubblica Palermo, il Palermo è andato avanti con Pohjanpalo, ha raddoppiato con Pierozzi e ha mantenuto lucidità fino al novantesimo. Anche dopo il rigore dello Spezia — parato da Joronen ma ribadito in rete da Giovane — i rosanero non si sono disuniti. Hanno reagito da gruppo maturo, mantenendo equilibrio e concentrazione fino al triplice fischio.

Solidità difensiva e carattere. La prima grande differenza, evidenzia Massimo Norrito su Repubblica Palermo, sta nella tenuta del reparto arretrato. Senza Ceccaroni e Bani, il trio composto da Peda, Veroli e compagni ha disputato una prova sontuosa, confermando perché il Palermo sia oggi la squadra meno battuta della Serie B. Una metamorfosi totale rispetto a dodici mesi fa, quando errori banali — come quello di Nikolaou — costarono caro.

Merito di Inzaghi. L’altra differenza fondamentale è in panchina. Inzaghi non ha perso la calma, non ha stravolto l’assetto con cambi affrettati e ha trasmesso sicurezza ai suoi. Il paragone con Dionisi, sottolinea ancora Massimo Norrito su Repubblica Palermo, è impietoso: l’ex tecnico si era distinto proprio per sostituzioni che generavano confusione e instabilità tattica.

Non si tratta di sparare sulla croce rossa, precisa Massimo Norrito su Repubblica Palermo, ma di riconoscere come le stagioni non nascano male per caso: sono le scelte a determinarne il destino. E in questo senso, la decisione di affidare la squadra a Inzaghi è stata quella giusta, in netto contrasto con la precedente gestione.

Oggi, il Palermo si gode la sosta al secondo posto, pronto allo scontro diretto con il Modena. La vittoria di La Spezia non solo ha consolidato la classifica, ma ha anche rivalutato il pareggio con il Venezia — che nel frattempo ha travolto il Frosinone 3-0 — dimostrando che la squadra di Inzaghi non è più un progetto in costruzione, ma una realtà solida e ambiziosa.

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Redazione Ilovepalermocalcio