Il gioco è da sempre un argomento abbastanza dibattuto. I due estremi tra cui la normativa sul gioco d’azzardo ha sempre dovuto trovare un punto d’incontro sono due: da un lato la necessità di proteggere il giocatore da un’attività che può facilmente far perdere il controllo; dall’altra lasciare libertà allo stesso giocatore di stabilire se e che misura giocare e quindi approfittare delle opportunità di vincita offerte.

Ma c’è un altro punto importante che i governi hanno sempre dovuto prendere in considerazione nella stesura della normativa per il gioco d’azzardo: le entrate fiscali. Come vedremo tra poco Infatti, ad attingere alle vincite del giocatore che superano un determinato valore, proprio lo Stato.

Principali leggi sul gioco d’azzardo e organismi di regolamentazione
La normativa gioco d’azzardo in Italia è racchiusa all’interno del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.), oltre che da un’ampia serie di fonti sia a livello statale che a livello regionale e addirittura comunale. Si tratta quindi di una frammentazione di fonti, che includono anche la normativa europea.

I punti salienti della normativa gioco d’azzardo Italia solo i seguenti:

  1. Le prime norme relative al 1948 attribuivano lo stato il controllo totale sul gioco, quindi non solo il prelievo fiscale ma anche l’organizzazione e l’esercizio dei giochi;
  2.  Alla fine degli anni novanta, lo stato ha bisogno di battere cassa e inserisce nuovi giochi come il “Gratta e vinci”;
  3. Nel 2002 viene attribuita all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato la competenza sull’organizzazione sul controllo del gioco d’azzardo;
  4. Nel 2006, con il decreto Bersani, il settore si apre alle società estere che quindi possono offrire i loro servizi anche in Italia;
  5. Arriviamo velocemente al 2018, dove troviamo il Decreto dignità che, a seguito dell’inclusione della parola “ludopatia” all’interno della normativa di riferimento gioco d’azzardo del 201

Tipi di gioco d’azzardo e requisiti legali

La normativa sul gioco d’azzardo in Italia viene definito come quella attività in cui c’è un fine di lucro e il risultato della partita è quasi interamente aleatorio, ovvero determinato dalla fortuna. Basti pensare quindi ai giochi di carte o alle slot machine.

Il gioco d’azzardo è legale in Italia, a condizione però che avvenga secondo determinate modalità:

  1. Deve essere gestito dallo Stato, quindi dall’AAMS (ora ADM);
  2. Deve essere gestito da soggetti privati autorizzati dallo Stato (i casinò).

Il discorso è leggermente diverso per quanto riguarda la normativa in materia di gioco d’azzardo online, quella cioè che avviene a distanza. In tal caso infatti occorre considerare la possibilità che ci siano operatori con sede all’interno dell’Unione Europea che possono offrire i propri servizi di gioco, in concorrenza con gli operatori AAMS.

Un esempio di flessibilità nei requisiti per il gioco online è rappresentato dai casinò deposito minimo 2 euro, che consentono anche a chi ha un budget limitato di partecipare senza dover investire somme elevate. Questi casinò rispettano le norme italiane ed europee, offrendo un’opzione inclusiva per i giocatori che desiderano un’esperienza regolamentata ma accessibile.

Confronto tra la legislazione sul gioco d’azzardo in Italia e in altri Paesi europei
Per capire come si pone la normativa italiana gioco d’azzardo rispetto agli altri Paesi è utile dare un’occhiata alla loro legislazione.

Il Regno Unito è ad esempio considerato tra i sistemi con meno restrizioni. Questo in realtà è vero solo in parte, dato che spesso la libertà del giocatore può essere anche molto ristretta. Ad esempio, una funzione presente nei casinò britannici è l’autoesclusione, che può essere attivata dal giocatore in ogni momento. Tuttavia, se il player ha un ripensamento (magari la decisione è stata presa in un momento di delusione), è praticamente impossibile modificare la scelta prima della sua scadenza.

Proprio per ridare spazio all’autodeterminazione del player, ci sono siti comenotgamstop.com che riescono a restituire l’accesso al gioco, elencando piattaforme che offrono ai giocatori maggiore libertà in termini di limiti minimi e massimi di deposito/puntate e vincite, e senza il rischio di attivare di nuovo l’autoesclusione o l’autolimitazione. I casinò elencati sono accuratamente selezionati grazie alla rigorosa selezione che viene effettuata dal team del sito, che dedica tempo, energie e risorse a tal fine.

Se però guardiamo ad altri Paesi, in effetti la normativa fenomeno gioco d’azzardo in Italia non è così restrittiva. In Francia ad esempio il gioco virtuale viene vietato quasi del tutto ad eccezione delle scommesse sportive e dei video poker, una scelta finalizzata a proteggere le case da gioco terrestri.

La Germania adotta una normativa relativa al gioco d’azzardo abbastanza elastica, consentendo in linea di massima il gioco virtuale anche se assoggettandolo ad alcuni criteri a protezione degli utenti. Il fatto che in Germania prevalga una forte autorità autonomia normativa a seconda dei vari stati, rende l’analisi ancora più complessa.

Protezione del giocatore e restrizioni al gioco d’azzardo

Le misure della gioco d’azzardo normativa a protezione del giocatore operano su diversi fronti.

Il primo, è la scrematura degli operatori che offrono i propri servizi. In Italia ad esempio i casinò terrestri sono solamente cinque, mentre i casinò virtuali devono ottenere una licenza che viene rilasciata a seguito di severi controlli.

Il secondo fronte è quello della protezione dell’utente, che avviene essenzialmente attraverso i sistemi dell’auto esclusione e dell’autolimitazione, disponibili su tutti i casinò online ADM ma anche molti altri casinò stranieri.

Leggi che regolano le vincite al gioco d’azzardo e gli obblighi fiscali

Una domanda molto frequente sulla normativa del gioco d’azzardo è quella relativa alla tassazione delle vincite. O meglio, i dubbi sono due:

  1. Si pagano le tasse sulle vincite?
  2. Le vincite al casinò vanno dichiarate?

Andiamo per ordine. Le vincite vengono tassate solo però se sono superiori a un determinato importo che corrisponde a 1.000€. Sopra questa cifra, si inizia a tassare la vincita del 15% a salire: maggiore è la vincita, più elevato è il prelievo fiscale.

La seconda domanda va articolata in maniera più precisa. Quando il giocatore ottiene una vincita in un casinò ADM, è quest’ultimo che opera come sostituto d’imposta. al momento del prelievo quindi, l’utente ottiene la somma al netto.

Se il gioco avviene nei casinò stranieri, occorre distinguere: se si tratta di un casinò europeo, vale lo stesso principio. Se invece la piattaforma è al di fuori dei confini dell’Unione Europea, le vincite vanno dichiarate al fisco attraverso l’apposito modulo.

Misure contro il gioco d’azzardo illegale

La normativa relativa al fenomeno del gioco d’azzardo non poteva non prendere in esame l’ipotesi del gioco d’azzardo che avviene illegalmente. Le ipotesi quindi sono essenzialmente due:

  1. L’attività di gioco non viene offerta né dallo Stato né da un soggetto autorizzato dallo Stato;
  2. L’attività di gioco online avviene su una piattaforma non autorizzata.

I rischi collegati al gioco d’azzardo illegale sono diversi e coinvolgono sia gli interessi dello Stato che quelli del giocatore.

Iniziando da quest’ultimo, il giocatore non ha la sicurezza di effettuare le sue scommesse su un sito sicuro. Ad esempio, i meccanismi che determinano le vincite potrebbero essere alterati o le vincite potrebbero non essere pagate.

Dal punto di vista dello Stato, il rischio è invece che il gioco online diventi uno strumento per il perfezionamento di reati come riciclaggio e evasione fiscale. Tale rischio avviene tanto sulle piattaforme illegali quanto nelle sale giochi fisiche non autorizzate.