“NON RIESCO PIÙ A GIOCARE A CALCIO”: tragedia in Serie A | L’infortunio lo ha massacrato fisicamente e psicologicamente

Barella/ fonte Lapresse- ilovepalermocalcio.com

Confessione scioccante da parte del calciatore di Serie A, che a causa di un grave infortunio non riesce più a giocare a calcio.

Gli infortuni sono uno dei principali fattori che possono compromettere la carriera di un calciatore, portandolo in alcuni casi a un ritiro anticipato. Nel calcio professionistico, dove il fisico è sottoposto a uno stress continuo, lesioni gravi come rotture dei legamenti, fratture complesse o problemi cronici alle articolazioni possono segnare la fine di una carriera promettente.

Molti giocatori di talento hanno dovuto dire addio al calcio a causa di infortuni ricorrenti. Da Marco van Basten, uno dei migliori attaccanti della storia, che si è ritirato a soli 28 anni per problemi alla caviglia, a una vecchia conoscenza della Juve come Jorge Andrade, passando per i vari Brocchi, Owen, Odonkor e Balzaretti.

E un altro calciatore, che al momento milita in Serie A, ha clamorosamente confessato di aver avuto l’idea di appendere gli scarpini al chiodo proprio per ragioni fisiche. L’infortunio patito infatti lo ha massacrato fisicamente, tanto da costringerlo a valutare l’idea del ritiro. Vediamo però qual è il giocatore in questione.

Un infortunio logorante

Nella stagione attuale di Serie A ci sono stati tanti infortuni anche piuttosto gravi, con diversi calciatori costretti a lunghi stop. Uno di questi, che però almeno sulla carta non ha patito una problematica molto pesante, è Jr Messias.

Fermatosi ad inizio campionato per un problema apparentemente innocuo, il giocatore brasiliano ha visto allungarsi di volta in volta i tempi di recupero. E la frustrazione lo ha spinto quasi a pensare di chiudere la propria carriera.

Jr Messias/ fonte Lapresse- ilovepalermocalcio.com

Il terribile racconto del calciatore

“All’apparenza l’infortunio non era grave, da tre settimane di stop. Sono diventati cinque mesi, un periodo difficile, ogni mattina mi svegliavo e sembrava che non potessi più giocare a calcio. Non era come la rottura di un crociato. Sai che dopo sei mesi tornerai in campo”.

Così il calciatore del Genoa ai microfoni di La Gazzetta dello Sport, che poi ha continuato il suo racconto. ”Ho sofferto tanto, anche perché vedevo la squadra in difficoltà, c’erano tanti infortunati e non potevo dare una mano. Tante volte ho pensato di lasciare e iniziare una nuova vita fuori dal calcio: alla fine, però, abbiamo trovato la soluzione”.