Corsa, intensità e qualità. È il mix che racconta al meglio Niccolò Pierozzi, uno dei pilastri del Palermo di Filippo Inzaghi, protagonista di un avvio di stagione convincente in Serie B e pienamente inserito nella corsa promozione. L’esterno rosanero si è raccontato in esclusiva a GOAL, nell’appuntamento “Backstage” dedicato ai personaggi e ai retroscena più interessanti del campionato cadetto.
Arrivato a Palermo la scorsa estate e legato al club del City Football Group fino al 2028, Pierozzi ha parlato apertamente del suo percorso in rosanero ai microfoni di GOAL:
«L’avventura a Palermo sta andando in crescendo. L’anno scorso ho avuto alti e bassi, anche per via dell’ambientamento e di una stagione altalenante per tutta la squadra. Quest’anno, invece, è partito tutto col piglio giusto già dal ritiro: mi sento bene, benissimo. Sono fiducioso e voglio migliorare ancora i miei numeri».
Numeri che già oggi raccontano una stagione di alto livello. Come sottolineato da Niccolò Pierozzi nell’intervista rilasciata a GOAL, l’esterno ha già eguagliato il proprio record realizzativo in Serie B:
«Ho già raggiunto il mio massimo di gol in B, siamo solo alla sedicesima giornata. Ne ho fatti quattro, con tre assist. Spero ne arrivino altri, perché poi portano punti».
Cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina insieme al fratello gemello Edoardo, Pierozzi ha costruito la propria carriera passo dopo passo tra Serie C e B, passando da Pro Patria, Reggina e Salernitana prima di approdare in Sicilia. Un percorso che, come racconta a GOAL, lo ha preparato al salto definitivo:
«Con il mister ci siamo conosciuti a Reggio Calabria. Da subito si è creato un bel rapporto. Ritrovarlo a Palermo è stato naturale: sa come esaltare le mie caratteristiche. Io venivo dalla Serie C, lui ha creduto immediatamente in me in una squadra ambiziosa. È stato un crescendo dal primo giorno».
Il Palermo, oggi quinto in classifica e a ridosso della zona promozione diretta, vive anche del rapporto viscerale con la propria gente. Un aspetto che Pierozzi non nasconde nell’intervista concessa a GOAL:
«La città è esigente, ma è giusto così. Il tifoso è stato abituato a grandi giocatori e vuole rivedere certi contesti. Palermo è bellissima, quest’anno vivo di più la città e spero di restarci a lungo».
Non solo calcio. Nell’intervista a GOAL, Pierozzi racconta anche il legame con la città fuori dal campo:
«Pane e panelle mi piacciono molto. E poi il pesce: la frittura qui è eccezionale».
Tra i momenti più intensi della stagione, l’amichevole estiva contro il Manchester City resta impressa nella memoria:
«È stata una partita incredibile, in una cornice incredibile. La scenografia era clamorosa. Riguardi le foto e pensi all’esperienza che hai vissuto: sono immagini che ti restano dentro».
E c’è spazio anche per un retroscena raccontato sempre a GOAL:
«La maglia? L’ho chiesta ad Aké, è stato gentilissimo. Quella di Haaland? Gli attaccanti se la sono litigata… credo l’abbia spuntata Brunori».
Infine, il rapporto speciale con il fratello gemello Edoardo, oggi al Benevento:
«Soffro più a guardare le sue partite che a giocare le mie. Essere gemelli è qualcosa di particolare, ci si sente anche senza vedersi».
Il sogno resta uno solo, dichiarato senza giri di parole da Pierozzi a GOAL:
«Dobbiamo portare questo club dove deve stare. Un gradino più su. Poi, si vedrà».