La Serie B come un autodromo, e il Monza il bolide più veloce. Nel suo articolo pubblicato sulla Gazzetta dello Sport, Nicola Binda — inviato a Monza — descrive una squadra che ha inserito la quinta e non vuole più fermarsi. Con la vittoria sullo Spezia, i biancorossi di Paolo Bianco salgono a 23 punti in 11 giornate, una partenza mai vista nella storia del club in cadetteria.
Come sottolinea Binda sulle colonne della Gazzetta dello Sport, il successo di ieri è stato «il meno entusiasmante» tra i cinque ottenuti finora, ma resta legittimo per la superiorità mostrata in campo. Il gol decisivo è arrivato grazie a una clamorosa incertezza di Sarr, portiere dello Spezia, che non ha trattenuto un pallone semplice su deviazione di Vignali, permettendo a Ravanelli di segnare di testa.
Il cronista della Gazzetta dello Sport evidenzia che il Monza, pur dominando il possesso palla e creando diverse occasioni con Obiang, Carboni e Azzi, è mancato nel chiudere il match. «Una grande squadra — scrive Binda — avrebbe dovuto archiviare la pratica e pensare già alla prossima». La doppia ammonizione di Izzo, espulso nel finale, ha complicato la gestione, ma Thiam non ha corso rischi.
Dall’altra parte, lo Spezia di D’Angelo continua a naufragare. «Una squadra decimata e sfortunata», riporta ancora Nicola Binda sulla Gazzetta dello Sport, ricordando i nuovi stop di Beruatto ed Esposito. Il tecnico ha dovuto ridisegnare la formazione con Wisniewski al centro della difesa e Nagy in cabina di regia, ma la squadra è apparsa troppo bassa e incapace di ripartire.
Lapadula e Vlahovic hanno corso tanto ma con poca efficacia, e l’unico brivido per il Monza è arrivato da una punizione di Jack nel primo tempo. Nel finale, un tocco di mano di Ravanelli ha fatto gridare al rigore, ma l’arbitro ha giudicato involontario. Come sottolinea ancora la Gazzetta dello Sport, D’Angelo resta in bilico, con l’ombra di Donadoni sempre più vicina. «Venerdì contro il Bari sarà la prova della verità — conclude Binda — ma forse basta che cambi il vento».