Sulla gestione del litorale di Mondello si abbatte l’ennesima tempesta giudiziaria. Come ricostruito da Salvo Palazzolo su Repubblica Palermo, il cognome Genova continua a incidere sulle sorti della “Italo Belga”, storica concessionaria della spiaggia palermitana. Per quarant’anni Rosario Mimmo Genova è stato il vero dominus dell’area, fratello del capomafia di Resuttana e a sua volta imparentato con figure finite al vertice del clan, come il figlio Bartolo. Relazioni pericolose che hanno spinto il prefetto Massimo Mariani ad aprire un fascicolo sulla “Mondello Immobiliare Italo Belga”, notificando l’avvio del procedimento previsto dall’articolo 92 del Codice antimafia.
Secondo quanto riferito ancora da Salvo Palazzolo su Repubblica Palermo, la Prefettura ha evidenziato «elementi sintomatici di tentativi di infiltrazione mafiosa», chiedendo alla società di fornire memorie difensive o di presentarsi in audizione. Il prefetto, al termine della procedura, potrà decidere per il commissariamento da sei mesi a un anno — in caso di agevolazioni occasionali — oppure per l’interdittiva antimafia, se saranno confermati tentativi di infiltrazione. Intanto, dopo l’inchiesta giornalistica che aveva documentato legami e presenze sospette, Mimmo Genova ha rassegnato le dimissioni.
Ma la situazione si complica ulteriormente: la società “G.m. Edil”, gestita da Rosario Genova — figlio di Mimmo e dipendente della Italo-Belga — è risultata esecutrice dei lavori più importanti per la concessionaria. E tra i dipendenti figura anche Bartolo Genova, assunto dopo la scarcerazione di tre anni fa. La Prefettura ha già emesso un’interdittiva antimafia nei confronti della “G.m. Edil”, mentre la commissione antimafia di Antonello Cracolici ha sollecitato la revoca della concessione. L’assessorato al Territorio ha dato seguito avviando l’iter.
Il terremoto giudiziario si intreccia con la più grande rivoluzione nella gestione del mare palermitano. Come ricorda Tullio Filippone su Repubblica Palermo, la Regione ha dato il via libera al Pudm del Comune: 23 chilometri di costa, 258 mila metri quadrati da mettere a bando, 76 nuove concessioni. Mondello, in particolare, sarà suddivisa in 14 lotti, metà dei quali destinati a spiaggia libera. Una svolta epocale che, dopo 115 anni, mette fine di fatto al quasi monopolio della Italo-Belga, oggi in possesso di 33 mila metri quadrati di arenile.
Ancora Tullio Filippone su Repubblica Palermo sottolinea come il nuovo Pudm ponga un paletto decisivo: ogni operatore potrà ottenere al massimo due lotti. Il piano, che richiederà almeno un anno per l’approvazione definitiva tra Consiglio comunale e Regione, ridisegna l’accesso al mare stabilendo quote precise per stabilimenti, aree attrezzate, zone libere, spazi sportivi e punti di ristoro. In quest’ottica, il concessionario dovrà occuparsi anche della pulizia delle spiagge libere adiacenti, garantendo standard uniformi di qualità.
Il sindaco Roberto Lagalla rivendica il lavoro svolto: «Abbiamo rimosso tutte le incongruenze che impedivano al Comune di dotarsi di uno strumento fondamentale per una gestione sostenibile della costa». Sulla stessa linea l’assessore all’Urbanistica Maurizio Carta: «Palermo torna a prendersi cura della sua costa: il Pudm vuole assicurare una fruizione equa e moderna del litorale». Un cambio di paradigma che potrebbe ridisegnare, già dal prossimo anno, il futuro di Mondello.