“Metto in vendita le maglie e la macchina”: non ha più i soldi neanche per un piatto di pasta | Dopo il Mondiale 2010 ha bruciato ogni centesimo

Mondiale 2010/ fonte Wikipedia- ilovepalermocalcio.com

Una fine terribile per il calciatore, che dopo aver disputato il Mondiale in Sud Africa adesso non ha nemmeno i soldi per mangiare.

Il Mondiale del 2010 in Sudafrica fu un torneo storico. In primis perché giocato per la prima volta nella storia nel continente africano. In secondo luogo poi perché segnato dalla prima vittoria della Spagna, che si impose con il suo gioco spettacolare basato sul “tiki-taka”. La squadra allenata da Vicente del Bosque dominò il torneo con un possesso palla asfissiante e una difesa solida, guidata da Iker Casillas.

Allo stesso modo però nel corso di quel torneo non sono mancati poi i colpi di scena e gli episodi clamorosi. Dall’eliminazione dell’Italia, campione del mondo in carica, al quarto di finale thriller tra Uruguay e Ghana, fino alla stessa finale, decisasi solamente nei minuti finali della partita grazie ad un gol di Andres Iniesta.

I protagonisti di quel torneo ancora oggi fanno parlare di loro, sebbene ormai gran parte di essi si siano ritirati dal calcio giocato. Tuttavia non sempre questi salgono alla ribalta per ragioni positive. Ad esempio uno di loro si è ridotto praticamente in miseria, tanto da non potersi più permettere nemmeno un piatto di pasta.

Dal Mondiale del 2010 alla disfatta

Tra i tanti protagonisti di quella coppa del mondo c’era anche David James, portiere della nazionale inglese che ha disputato quel torneo da titolare. Per lui una carriera passata prevalentemente in Premier League, e una permanenza di ben 13 anni con i Tre Leoni, la cui maglia l’ha indossata per 53 volte.

Tuttavia proprio prima del suo ritiro è venuta alla luce una pessima situazione finanziaria per l’ex estremo difensore, venutasi a creare nonostante i tanti soldi guadagnati nel corso della sua lunga carriera.

David James/ fonte Lapresse- ilovepalermocalcio.com

Una fine terribile

Per spiegare bene la situazione di James, basti pensare a quanto ha scritto ormai più di 10 anni fa, nel lontano 2014, ilfattoquotidiano, che ha spiegato dunque le sue terribili condizioni economiche.

”Dal 6 al 18 novembre una casa d’aste del Kent batterà tra gli altri oltre 150 oggetti di proprietà dell’ex portiere della nazionale inglese David James. Si tratta di magliette autografate, sue o di celebri compagni, ma anche di una vecchia Opel viola, di un giradischi, una collezione di dischi, una bici, una motosega, alcune tazze da te”.